02 novembre 2006

Razzismi

Si, al plurale. Perché il razzismo non è uno, e a volte non è nemmeno immediatamente riconoscibile. Quanti si rendono conto che l’idea del “buon selvaggio” nasconde un’immagine razzista? Non a caso uno dei numi ideologici di riferimento è Rousseau, un illuminista - se proprio vogliamo definirlo così – solo per ragioni cronologiche, o quantomeno sui generis.
A mio modo di vedere, ritenere che esista l’icona del nativo rovinato dal contatto con la cultura occidentale è altrettanto razzista quanto ritenere che coloro che appartengono a culture diverse siano di default “inferiori”.
Naturalmente questi sono esempi limite, nella pratica ci sono infinite sfumature di situazioni e di comportamenti.
Come giudichereste voi chi, in nome della “Giustizia”, del “Bene” ecc..., pretendesse di vagliare il comportamento di un altro, giudicandolo e condannandolo, per di più, sulla base dei valori della _sua_ cultura?
Insomma, è razzista un occidentale cattolico che non solo pretende di conoscere meglio di un bramino l’induismo, ma che in virtù di questa pretesa migliore conoscenza voglia addirittura imporgli il rispetto dei canoni di comportamento della sua religione?
Secondo me, si.
Ed è razzista un occidentale cattolico che – in virtù dello stesso ragionamento - sostiene che un imam non rispetta l’islamismo e lo richiama all’ordine?
Il corollario, sarebbe divertente se non fosse squallido, è che si rimprovera all’imam di fare in occidente cose che non farebbe a casa sua.
Nella migliore tradizione leghista del “qui fanno i loro porci comodi, ma a casa loro gli tagliano la testa se ci provano”; insomma, per l’occidentale cattolico di cui sopra, i musulmani sono, nella migliore delle ipotesi, ospiti da educare perché non reggono l’impatto con la decadente civiltà occidentale.
Raramente ho avuto occasione di sperimentare un razzismo altrettanto becero.

10 commenti:

Rosa ha detto...

Di la verità, ti riferivi al mio progetto di riforma del buddismo, eh?

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

chiaro rosalux, chiaro.

per l'anonima: perché non mi scrivi in mail? la trovi in altoa sx.

Anonimo ha detto...

Robespierre prima o dopo la cura?

Anonimo ha detto...

Perfide, prendersi gioco (ROTFL) in questo modo (ROTFL) del cuore sanguinante (ROTFL) di una povera (ROTFL) ingenua! Non avete un briciolo di sensibilità e riguardo nei confronti delle meno fortunate tra le anime romantiche. (Non mi riesce di star serio.)

Piuttosto, a me, che mi sono spesso infatuato di due donne alla volta per poi innamorarmi invariabilmente di quella sbagliata (almeno credo), la poligamia - ma anche la poliandria: quella altrui - risolverebbe molti problemi, ci devo fare un pensierino.

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

FB! mi sei mancato! :-*

Anonimo ha detto...

[...Con un pensiero a color che non sanno e che non ci capiranno una beata fava...]

Mettiamo in chiaro che sulla passata querelle stavo, sentimentalmente, piú dalla parte sua che non da quella tua e di MMAX, anche se tecnicamente avevate piú di una ragione (l'anonimato su Internet non esiste neanche in prima approssimazione). Mi sembrava che aveste fatto una cattiveria un po' inutile.

Nel caso presente la tizia in questione ha commesso un'ingenuità colossale (persino MMAX sembra essersi commosso un pochino), epperò, insomma, la decisione di cascarci è stata sua e anche le relative responsabilità lo sono. La cosa che mi diverte è come una persona che dovrebbe essere grande e vaccinata possa cadere in un equivoco simile, quasi come una quindicenne particolarmente poco perspicace.

Adesso poi, allarga le responsabilità quasi come se a suo tempo si fosse innamorata di una categoria generale invece che di un singolo individuo, e forse è proprio cosí.

Osservo con un certo divertito orrore l'appello della nostra sedotta e abbandonata ad autoregolamentazioni un po' vaghe, della cui applicabilità sarebbe stato bene informarsi prima invece che dopo, per una semplice questione di buon senso; un po' come si dovrebbe prendere visione del regolamento condominiale e dello stato dei conti quando ci si trasferisce in una casa nuova. Nei regolamenti di questo tipo, in campi di applicazione limitata, c'è sempre una dose intrinseca d'arbitrio e di rischio della quale si dovrebbe essere consapevoli.

Qualunque ne possa essere stato il motivo, magari umanamente comprensibile, la rinuncia volontaria ai propri diritti civili comporta l'assunzione di responsabilità che non si possono poi innocentemente scaricare su qualcun altro quando la scommessa si rivela perdente. Gli errori di giudizio sono pur sempre errori. Insomma, non è che nel nostro paese non esistano le unioni civili. Cioè, buona fortuna, ma secondo me si sta rivolgendo - e qui sono in disaccordo con MMAX all'interlocutore sbagliato.

Ciò detto, a me questo pare un topos piú che classico, quasi esemplare, dove le questioni di appartenenza comunitaria c'entrano poco o nulla: c'entra molto l'appartenenza dei protagonisti al rispettivo sesso maschile e femminile, invece.

Devo provare anch'io, quando il primo appuntamento va male: "scusa sai, ma motivi religiosi mi impediscono di offrirti la cena".

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

cattivi io e mmax? perchè non hai letto rosalucsemburg tra ieri e oggi :-)
cmq altrove (sul blog di rosa, appunto) dicevo almeno una cosa che tu ricordi qui: l'improbabile allargamento generale di una vicenda del tutto personale. E che tale, imvho, doveva rimanere.E il ragionamento fallace che ne consegue.
Per il resto, sorry, non ritengo la "fessitudine" una ragione sufficiente per abdicare all'ironia (e alla riflessione).
L'unica cosa che mi disturba, di tutta la vicenda, è che butta nel ridicolo e nella pochade un po' pruriginosa una marea di problemi molto gravi. Mi chiedo se sarà ancora possibile, nella blogosfera, una discussione pacata e seria sui problemi delle donne (e delle famiglie) immigrate.

Rosa ha detto...

x FB - non so se il "topos" sia tra uomini e donne, intorno alla poligamia per me possiamo discutere: è un'istituzione basata sul censo, che favorisce i ricchi (favorisce le donne povere e gli uomini ricchi, per la precisione). Il blog di Lia invece a mio parere manifesta una sostanziale confusione (grave) tra morale e giurisprudenza e una sostanziale (grave) confusione tra competenze dello stato e competenze delle comunità che lo abitano.

Anonimo ha detto...

ipazia> cattivi io e mmax? perchè non hai letto rosalucsemburg tra ieri e oggi

L'ho letta e apprezzata, invece. Esprime in venti parole ciò che io non riesco a dire in duecento, e non mi pare che infierisca piú del necessario.

rosalux> una sostanziale confusione (grave) tra morale e giurisprudenza e una sostanziale (grave) confusione tra competenze dello stato e competenze delle comunità che lo abitano

Sono perfettamente d'accordo, ho un po' glissato su questo punto, che nella redazione originale c'era, se no mi usciva un poema epico (non ho il dono della concisione).

Sulla poligamia scherzavo, neh, ma se proprio insistete potrei ripensarci.

Anonimo ha detto...

(Sarà stato inviato il mio commento originale? se no, eccone una seconda copia a memoria)

ipazia> cattivi io e mmax? perchè non hai letto rosalucsemburg tra ieri e oggi

Letta e apprezzata, invece. Esprime in venti parole ciò che io non riuscirei a dire in duecento, e non mi sembra che infierisca piú del necessario.

rosalux> manifesta una sostanziale confusione (grave) tra morale e giurisprudenza e una sostanziale (grave) confusione tra competenze dello stato e competenze delle comunità che lo abitano

Sono completamente d'accordo, ho omesso questo punto dal mio commento, nella redazione originale c'era, perché se no mi usciva un poema epico, dato che non possiedo il dono della concisione.

Sulla poligamia scherziamo, neh, ma se insistete sono disposto a ripensarci.