30 agosto 2009
08 luglio 2009
01 aprile 2009
Secondo voi
18 febbraio 2009
Scuse dovute agli argentini
Como que nosotros conocemos bien las técnica de comunicaciòn de este cabròn de mierda, mañana podeìs estar seguros que Berlusconi retirarà sus palabras y acusarà los periodicos mondiales (y, por supuesto, comunistas) de haberlo malentendido. Es una pena a la cual los italianos estan acostumbrados desde 15 anos. Parece que tenemos solo que esperar en una nueva invasiòn de ejercitos extranjeros para liberarnos de éste sòrdido miserable, porqué todavìa él gana todas las elecciones.
07 luglio 2008
La censura non ci piace
Nella serena consapevolezza che c'è parecchio di insano maschilismo nell'accanirsi contro la Carfagna.
03 luglio 2008
Da diffondere
15 aprile 2008
13 aprile 2008
Fermi, Berlusconi e le cellule nucleari
Hat tip: Riccardo
25 settembre 2007
La decadenza degli intellettuali
Un chiaro sintomo della decadenza degli intellettuali - e con questa definizione in questo post voglio intendere in primo luogo filosofi, scienziati, docenti universitari - mi pare questo: si sentono legittimati e vengono legittimati, in virtù del loro ruolo professionale, ad esprimersi in pratica su qualsiasi argomento. E così ci ritroviamo un ingenuo scienziato che non distingue luoghi, definizioni e discipline (leggete il bellissimo post di azione parallela) oppure un filosofo (?) che non sapendo più che fare firma appelli imbecilli e in malafede che trattano questioni politiche delle quali non sa nulla e scrive su argomenti che professionalmente ignora.
Ecco, se un filosofo oggi è questo, cioè una persona che esprime un'opinione su qualunque cosa, pretendendo legittimazione in quanto filosofo e/o docente universitario allora io e Vattimo non facciamo lo stesso mestiere.
E meno male.
18 luglio 2007
Così, non per caso
1. A chi sta seguendo/ha seguito una soap opera della blogosfera ricordo che anche lo stupro di una prostituta è uno stupro.
2. A chi segue i newsgroups, con le loro eterne sceneggiate, ricordo invece le parole del Poeta: Coelum non animum mutant qui trans mare currunt.
08 marzo 2007
19 febbraio 2007
blog (parte sesta)
Ci sono aspetti del pensiero mitico che siamo ormai abituati a vedere e che riconosciamo immediatamente quando li ritroviamo sul web, come per esempio la diffusione – quando non la nascita – di altrimenti inverosimili leggende metropolitane. Di questo aspetto parla rosalux nel suo articolo Il web, le leggende e la illuminante parabola di A. Toaff.
Sono però percepibili altri aspetti e altri risvolti; meno espliciti ma non per questo meno interessanti.
Uno di questi aspetti riguarda il paradigma spazio-temporale.
Per farla breve il pensiero mitico non vede alcuna contraddizione “logica” (in sintonia con parte del pensiero religioso monoteista) a pensare che un dio, o comunque un essere soprannaturale come una ninfa, possa contemporaneamente essere in più luoghi allo stesso tempo.
Allo stesso modo, nemmeno noi – oggi, nel pieno del pensiero tecnologico – abbiamo la minima difficoltà a pensare la stessa cosa, e la pensiamo di noi stessi non di qualche olimpica divinità.
Anche il tempo, esattamente come lo spazio, viene percepito diversamente e ci aspettiamo dagli accadimenti virtuali una risposta che non ha eguali nel mondo “reale”(1).
Ciò che accade però, sta sempre dentro le coordinate spazio-temporali. E allora non possiamo più fidarci della nostra percezione degli accadimenti, nemmeno di quelli che leggiamo raccontati sui blog.
E così, chi pensa di cacciarsi nei guai per chissà quali affermazioni “coraggiose” – per altro assolutamente mainstream- o per chissà quali indiscrezioni altrui, - per altro assolutamente di pubblico dominio – invece di trovare guai reali, come pubblicitariamente paventa, trova solo ilarità virtuale.
02 febbraio 2007
01 febbraio 2007
30 gennaio 2007
27 gennaio 2007
26 gennaio 2007
25 gennaio 2007
24 gennaio 2007
e la delusione
aggiornamento delle 23.14: ROTFL!