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20 ottobre 2009

Una modesta proposta

Tremonti viene folgorato dalla rivoluzionaria idea del posto fisso. La Marcegaglia insorge, il nano sostiene il suo ministro.
Ma se cominciassimo con il nazionalizzare proprio le imprese della Marcegaglia?
Colpirne uno per educarne cento...

30 agosto 2009

difendere boffo?

Nemmeno per idea. Sono regolamenti di conti interni alla destra.

17 febbraio 2009

Le bombe alleate.

Tornano i ghetti in Italia. Adesso, considerato che non vedo le folle in piazza a protestare contro le nuove leggi razziste, posso solo sperare che le bombe alleate non tardino quattro anni e poi applaudire quando gli aerei Nato bombarderanno il paese. (speriamo almeno). Altra soluzione non vedo.
"Doppio cordone di sicurezza 24 ore su 24: dentro e lungo il perimetro del campo nomadi. Obbligo di identificare chiunque entri: sia i residenti, cui verrà rilasciato un tesserino con fotografia e dati anagrafici, sia i visitatori occasionali. Obbligo di annotare tutti gli ingressi su due registri appositi. Divieto di accesso, parcheggio e transito di veicoli e motoveicoli. Divieto di ospitare parenti o amici dopo le 22. Divieto di accendere fuochi fuori dalle aree autorizzate. Sono alcune delle norme contenute nel "Regolamento per la gestione dei villaggi attrezzati per le comunità nomadi nel Comune di Roma" che verrà presentato tra domani e venerdì. 

Un lungo elenco di diritti e doveri, requisiti per la permanenza e l'accesso, permessi e modalità di esercizio con cui, d'ora in avanti, verranno costantemente monitorati e controllati i dieci campi rom della capitale. Un numero ancora in via di definizione, però: come infatti precisato dal sindaco Alemanno, ai sette insediamenti già esistenti sul territorio comunale se ne aggiungeranno presto altri due o tre, da realizzare ex novo in altrettante aree di periferia. 

Tutti saranno dotati di un ferreo dispositivo di vigilanza, che potrà essere rafforzato con l'utilizzo di telecamere: le forze dell'ordine pattuglieranno l'esterno, dentro ci sarà un presidio fisso di vigili urbani o, in alternativa, di guardie giurate, che dovranno garantire la sicurezza interna, compilare il registro delle presenze, verificare l'identità dei visitatori e annotare ogni ingresso. 

Messo a punto dal prefetto Giuseppe Pecoraro nella sua veste di commissario per l'emergenza nomadi, si tratta del primo "testo unico" dei campi romani. L'obbiettivo è chiaro: disciplinare in modo univoco la gestione e le regole di condotta cui gli zingari devono attenersi se vogliono essere ammessi negli insediamenti autorizzati, che il Campidoglio gestirà insieme a un Comitato consultivo di cui fanno parte, oltre ai rappresentanti del Comune, Asl, vigili del fuoco, polizia, carabinieri e un delegato rom. Gli unici dove i nomadi potranno vivere, una volta che la nuova disciplina entrerà in vigore. 


13 luglio 2008

Totò, internet e che si deve fare per campare

Sul blog del mio amico mmax qualche tempo fa ho trovato una perla. Sapevo che era una perla, ma non avendo tempo l'avevo frettolosamente linkata qui e me l'ero dimenticata. Poi la faccenda ha avuto un seguito, e ho letto un articolo in proposito anche sul sito di rosalucsemburg, dal titolo Le due diadi. Allora, stiamo parlando del sito flessibilieprecari. Un aureo blog che ha come mission (ah! la misscion) di raccontare all'universo mondo la diversità tra flessibilità e precarietà; detto in breve, flessibili è bello, precari no. E la differenza tra i due non sta nell'universo del lavoro ma nel mondo ideale. Inteso più platonicamente che hegelianamente direi.
Cito dal sito:
" L'IDEA FLESSIBILE appartiene a una Mente:
  • dinamica
  • in movimento
  • disponilibilie e dotata di spirito di sacrificio
  • orientata al lavoro per obiettivi
  • predisposta a considerare il proprio stipendio in funzione degli obiettivi da raggiungere
  • vogliosa di imparare
(ho fatto cut&paste, "disponibilie" l'hanno scritto loro)

sempre dal sito:
L'IDEA PRECARIA appertiene (sic!) a una Mente:
  • statica
  • ferma nelle proprie posizioni
  • predisposta a richiedere prima diritti di lavoro che a dimostrare le proprie competenze
  • poco predisposta a considerare il proprio stipendio in funzione degli obiettivi da raggiungere
  • solitamente convinta di saper fare solo perchè conosce la teoria.
Proviamo a esaminare queste coppie di opposti:

dinamica/statica: qui si richiama la nota polemica futurista, con le sue invettive al mondo borghese che tarpa le ali alle nuove generazioni, vogliose di velocità, di scontri, di guerra. E tutti i giovani che non si schierano sono nemici e ipso facto alleati dei vecchi. (tra l'altro esiste una sezione di blogger over40 sul sito, a dimostrazione che la storia si ripete in farsa - ricordate il famoso slogan "non fidarti di nessuno sopra ai trent'anni"?).

in movimento/ferma nelle proprie posizioni: qui ci voleva una foto di una Mente (la maiuscola è sempre loro) in movimento, a predisporre i distratti, come me, alla distinzione tra questa e una Mente "ferma nelle proprie posizioni"

disponibile e dotata di spirito di sacrificio/predisposta a chiedere diritti di lavoro prima che a dimostrare le proprie competenze: qui emerge chiaramente un sottofondo culturale cattolico (più da parrocchia che da scuola di teologia verrebbe da dire). E da bravi cattolici animati da nicciano spirito di rivalsa condannano non solo la richiesta di diritti, ma la predisposizione a farlo. Insomma, ciò che conta è l'intenzione; come disse non mi ricordo quale papa: chi guarda una donna con desiderio ha già commesso adulterio in cuor suo. E i flessibilieprecari adeguano la loro filosofia. Nemmeno l'intenzione di combattere per i propri diritti deve lordare un cuore puro.

orientata al lavoro per obiettivi/poco predisposta a considerare il proprio stipendio in funzione degli obiettivi da raggiungere: ovviamente per la prima parte della dicotomia nemmeno si parla di soldi. Altrimenti che razza di flessibili sarebbero?


predisposta a considerare il proprio stipendio in funzione degli obiettivi da raggiungere: qui la dicotomia l'hanno persa a carte, ovviamente. Sei punti per la Mente che possiede un'Idea (anche qui il maiuscolo è loro) flessibile e cinque per la Mente che si deve accontentare di una precaria. E finalmente si parla di soldi. Cosa che l'Idea flessibile ha in comune con l'Idea precaria.

vogliosa di imparare/solitamente convinta di saper fare solo perchè conosce la teoria: anche qui emerge un tratto che presumevo (ahimè) arcaico, la polemica contro la preparazione teorica (scolastica, intellettuale, bof) a favore della pratica, del lavoro "vero", dell'esperienza costruita sul campo. Ora, però. I flessibilieprecari devono decidersi. O fanno una battaglia tra Idee, flessibili contro precarie o prendono precisa posizione a favore della prassi. Tertium non datur.

Ultima notazione: i rilievi di mmax hanno dato luogo a sviluppi interessanti. Potete trovarli qui e anche qui (rotfl).

Concludo con due ipotesi:
1. quel sito è pagato. Qualcuno ha messo su un team (un po' in fretta, diciamolo, soprattutto per quel che riguarda i testi). E allora siamo all'interno di un normale orizzonte lavorativo: il cliente ha sempre ragione. Ma poco professionale, perchè i buoni professionisti sono in grado di far comprendere ai loro clienti quando sbagliano. E gli ottimi professionisti se non ci riescono rinunciano al lavoro.

2. Quel sito è in cerca di clienti. Del tutto legittimo e auspicabile. Allora: a) mettete a posto l'italiano, - e non solo; chi pensa male scrive male. b) rinunciate alle dicotomie, non vi si addicono, meglio un approccio alternativo a uno alternante. c) via le distinzioni dai blogroll. Sono un boomerang, va a finire che il cliente legge una cosa intelligente su un blog che avete linkato come "negativo" e si chiede chi paga. O chi dovrebbe pagare.

16 maggio 2007

E' tutta un'altra destra

Il primo atto istituzionale di Sarkozy è quello di omaggiare la resistenza francese contro il nazismo, far leggere la lettera di un partigiano comunista e decidere che quella lettera dovrà essere letta tutti gli anni in tutti i licei francesi.
In un paese in cui il figlio di un immigrato ungherese e una greca (mi pare di ricordare) può diventare presidente della repubblica.