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29 agosto 2007

Cronache Marziane

Ieri sera ho fatto un giro alla festa dell'unità nazionale, che quest'anno si tiene a Bologna. Meglio di altre edizioni, sicuramente, anche se la libreria continua a sembrare un mix tra alfabetizzazione e mercato.
Stendo un velo sul programma culturale e racconto invece dell'intervento del nostro magnifico sindaco, Cofferati, che ha illustrato le grandi e magnifiche sorti progressive che attendono la città.
Per farla breve, alcuni giornalisti intervistavano il sindaco. C'erano tutti i giornali di Bologna, o che hanno una cronaca dedicata alla città: repubblica, il corriere della sera, il resto del carlino, il domani.
Posso dire un incontro- truffa? Nessuna domanda non dico spinosa, ma nemmeno vagamente problematica, un teatro dell'assurdo nel quale le domande erano costruite perché Cofferati potesse rispondere con ampio agio, spesso sfiorando i toni da comizio. A mezzora dall'inizio qualcuno tra il pubblico ha provato a intervenire, peraltro con toni decisamente educati, ma è stato immediatamente zittito dal moderatore del "dibattito" che ha chiarito che non era affatto previsto dal programma che si potessero porre domande al sindaco (eppercarità).
Per cinque volte (poi ho smesso di contare) Cofferati ha chiarito come:
"la cittadinanza non ha la percezione di quello che sto facendo per questa città".
Insomma, per almeno cinque volte ci ha definito imbecilli. E questo senza che nessuno dei giornalisti presenti (visto che il pubblico era stato zittito) pensasse bene di intervenire.
Il punto mi pare invece che la percezione l'abbiamo chiarissima, ed è questo il suo problema.
E infatti, in una platea tradizionalmente amica come quella della festa dell'unità il sindaco ha incassato ben pochi applausi e tutti su affermazioni assolutamente generiche. (anche perché non ne poteva fare altre).

Perché "cronache marziane"? Perchè mi è parso evidente come giornalisti e sindaco vivano (o fingano di) in una città diversa rispetto ai cittadini comuni. Per giornalisti e sindaco i problemi di Bologna sono i lavavetri e gli occupanti di case del comune, e - ovviamente - gli immigrati clandestini.
Non una parola sui rapporti, sempre in peggioramento, con l'università, non una parola sugli affitti che affliggono studenti e lavoratori fuori sede, non una parola sugli appalti, sui bandi di concorso, sulla scuola, sui trasporti pubblici.
Non una parola sul futuro culturale di questa città, in coma da decenni.


La città ringrazia e spera che Cofferati si tolga dai dintorni anche prima della fine della legislatura.

27 ottobre 2006

Bologna - mala cronaca cittadina

La disavventura di Bonaga sta facendo parlare la città. In breve, fermato con il motorino, senza casco, mentre lo stava mettendo nell'androne di casa si oppone passivamente al sequestro del mezzo e viene tirato a terra a forza, variamente malmenato, ammanettato e portato in questura, fra lo sconcerto e la protesta di chi ha assistito alla scena; un tizio che ha filmato tutto con il telefonino viene a sua volta minacciato.
Al di là dell'episodio specifico, ovviamente sgradevole per tutti, anche ignorando le domande retoriche (come mai i cittadini lamentano l'assenza della forza pubblica in situazioni vissute come di vero degrado e in questo caso arrivano in otto per uno sotto i portici di casa sua senza casco?), la questione secondo me è un altra: il degrado di questa città non è dato da cinquanta punkabbestia in via Zamboni, o dai lavavetri ai semafori. La misura vera è possibile rilevarla nel deterioramente del rapporto tra i bolognesi, la loro città e il governo locale. O, almeno, ciò che si vede del governo locale. E quello che si vede sono solo gli aspetti negativi, facendo nascere il fondato dubbio che ci siano solo quelli. Ormai, tutto ciò che passa come istituzione, comune, vigili e quant'altro è immediatamente vissuto come negativo e prevaricatore; e non si tratta qui della miope difesa di egoismi cittadini, ma di veder con rammarico come il tessuto sociale e la solidarietà si stiano sfilacciando sotto i colpi di una miope arroganza.

21 settembre 2006

Annibale Carracci

Oggi a Bologna c'è stata l'inaugurazione della mostra dedicata ad Annibale Carracci.
La mostra è veramente interessante e ve la consiglio, informazioni dettagliate le potete trovare nel sito dedicato.
Ma, mostra a parte, la notizia importante è che c'era anche il sindaco. Niente di strano direte voi, è un'occasione ufficiale, ovvio che ci sia il sindato.
Beh, a Bologna non è così scontato vederlo in giro. Si vede che ha incontrato troppa gente in campagna elettorale, perché sono almeno due anni che schiva tutti.
A quel che ho sentito i bolognesi sono così contenti del loro sindaco che non vedono l'ora di vederlo dirigersi verso mete più ambiziose, sono infelici a vederlo costretto al prosaico compito di governare una città, senza riuscirci.
Secondo i ben informati senza nemmeno provarci.

Ma non voglio influenzare il vostro giudizio. Sul sito personale del sindaco trovate tutto quello che ha fatto in questi anni per la città.