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16 dicembre 2007

Regali

"Improvvisamente, il dì di 20 aprile 1749, di uscita di Pèsach [la Pasqua ebraica] domenica alle ore 17 in circa fui rapita a viva forza, per una falsa denunzia contro la mia casa e contro me innocente, data da un rashì, un malvagio. Costui con inganno fece staccare un ordine di Monsignor Vicegerente: la mia casa si empì di sbirri, mi rubarono, il bargello e i suoi uomini mi tramezzarono con le pistole cariche alla mano. Non mi diedero modo né tempo di mutarmi d’abito, né di dire una parola ai miei Signori genitori: mi presero rapidamente come una guitta e mi trascinarono fuori di casa con l’abito di cucina. Il mio Signor Padre che voleva dirmi una piccola parola, fu minacciato dal Bargello con la pistola puntata sul petto. Postami in carrozza, con gran veemenza fui condotta nella Casa de’Catecumeni come un vento, e arrivata lì fui consegnata alla priora che mi prese per mano e mi condusse in una piccola stanza dove c’era solo un piccolo letto malandato, un piccolo tavolino, una piccola cassetta per conservare il cibo. Fui rinchiusa sotto chiave e lasciata sola."

Dal 6 al 19 maggio del 1749 Anna del Monte viene tenuta rinchiusa nella Casa dei Catecumeni, in Santa Maria dei Monti. Rilasciata, dettò un Diario nel quale descrive nei particolari i ricatti, i tormenti e le vicende della sua prigionia. Anna riesce sempre a tener testa ai suoi aguzzini, che tentano di convertirla a forza al cristianesimo.

Inedito per duecento anni, il Diario viene pubblicato nel 1989 a cura di Giuseppe Sermoneta.

12 febbraio 2007

Ariel Toaff/2

La vicenda Toaff non è facilissima da seguire. Fortunatamente lo fa per noi tonibaruch in una serie di post che vi linko in ordine cronologico:
Cin cin
Ebrei buoni ebrei cattivi ebrei scemi

Guida alla lettura di "Pasque di sangue" (una raccolta esaustiva di recensioni al libro)
Somari carichi di libri (con un logo da scaricare liberamente).

Buona lettura

08 febbraio 2007

Ariel Toaff

Ne sentiremo parlare sempre più nei prossimi giorni; ma dubito di poter leggere o sentire un intervento più lucido e chiaro di quello scritto da rosalucsemburg dal titolo:

05 novembre 2006

Ebrei for dummies

Molto divertente. Da freddynietzsche che viene immediatamente linkato nella colonna a sinistra.

Hat tip: mmax

01 ottobre 2006

Yom Kippur

A Roma sono venuta per Kippur. Mentirei se non dicessi che tra Roma e Milano la mia scelta è caduta sulla prima anche perchè sarò a cena nella casa di una delle migliori cuoche aschenazite del mondo. Invidiatemi.

01 giugno 2006

George Steiner

George Steiner ha bisogno di poche presentazioni; critico della letteratura, studioso del linguaggio, filosofo etico, martedì ha ricevuto a Bologna la laurea honoris causa in Lettere e Filosofia. Purtroppo non sono riuscita ad andarlo a sentire, ma oggi trovate su repubblica la trascrizione della sua lezione magistrale (e se qualcuno me la segnalasse in rete la riproporrei volentieri integralmente qui sopra).
Voglio però riportare qui almeno la conclusione:

"Due convinzioni ha dominato la mia vita intera. La prima: se la barbarie sopraggiunge non c'è nessun luogo, anche quello più caro, che non si possa abbandonare. Quando viene la barbarie, l'importante è partire. Si prende la valigia. Oggi, in Inghilterra, viene proposto nell'unione dei docenti universitari di boicottare Israele non pubblicando le ricerche degli studiosi israeliani, non invitandoli ai convegni. Io sono certo che Oxford e Cambridge rifiuteranno questa idiozia, ne sono assolutamente certo. Ma se per un miracolo di stupidità (esistono, i miracoli di stupidità) questa proposta fosse accettata, credetemi, dopo quarantrè anni nel mio college a Cambridge io partirei. Farei le valigie e direi arrivederci. Rimanere vorrebbe dire essere complice, essere implicato nella barbarie.
La seconda convinzione viene dall'insegnamento di un maestro del Chassidismo, l'imparagonabile Baal Shem: "La verità è sempre in esilio". Meravigliosa parola, immensamente ebraica ma anche universale. "La verità è sempre in esilio"... Appena entrato in porto, Ulisse issò nuovamente le vele per un nuovo viaggio. Povera Penelope. Ma quando io ritorno a Bologna, Alma Mater Studiorum, nobile tra le università, ho la sensazione felice e pericolosa di essere accolto nella mia casa. Grazie di tutto il cuore."

una breve presentazione di George Steiner