12 febbraio 2008

Fascisti, razzisti e miserie

La storia del famoso sito con la lista dei docenti ebrei l'ha spiegata benissimo mmax di bloggoanchio. Cazzate.

Dopodichè passiamo oltre. Un blog con cui condivido poche cose, e certamente non le posizioni sull'America Latina, se ne esce con due post che devo linkare, per onestà intellettuale. Uno è questo:
Non sottovalutiamo la feccia antisemita; va scovata e colpita

e l'altro è questo:
La trappola dei sionisti?

Me li ha segnalati mmax, in questo post.

Non dimentichiamo però le poche, fulminanti, righe di inminoranza.

Fatte salve le doverose citazioni, cerchiamo di riflettere sopra a una certa "sinistra", che - a prima vista incomprensibilmente - fa sue battaglie della destra più becera e fascista.

Vediamo, da dove nasce la sinistra antimperialista?

Se facciamo una mera operazione anagrafica, la sinistra antimperialista viaggia tra i quarantacinque e i sessantanni, il nuovo che avanza insomma.

Se facciamo una mera indagine sociologica, la sinistra antimperialista ha un passato nazifascista in prima persona( se sta tra i cinquanta e i sessanta) o per eredità familiare (se tra i quaranta e i cinquanta). [un padre/nonno porco fascista gasatore in Africa non si nega a nessuno].

Se facciamo una mera indagine classista, la sinistra imperialista fa un mestiere genericamente (e falsamente, ohi, quanto falsamente) definibile come intellettuale (insegnante, giornalista, avvocato di provincia, traduttore).

Ci stupiamo se la sinistra antiimperialista è fatta di fascisti e razzisti? Che altro resta a coloro che hanno perso, niccianamente perso, al gioco etereo della vita? Possiamo solo fermarci e rimanere inorriditi davanti al dolore, alla sofferenza di un'esistenza che ha necessità ontologica di nemici, di battaglie, di sangue.

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