16 maggio 2007

Una modesta proposta

Sulla proposta Mussi ho rimuginato un po'. E avrei una modesta proposta per una radicale riforma universitaria.
Senza riformare concorsi e metodi di selezione io pensionerei (lautamente) tutti:
a) i ricercatori sopra i 45 (quarantacinque) anni
b) gli associati sopra i 55 (cinquantacinque) anni
c) gli ordinari sopra i 65 (sessantacinque) anni

dopodichè chi resta fa una chiamata nominativa per coprire i posti vacanti e l'anno dopo un bel concorso nazionale (locale, come vi/ci pare).

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Contivido lo scetticismo sulle vecchie generazioni, ma da dove proviene tutta questa fiducia nei confronti dei giovani italiani?

I concorsi non potranno mai funzionare finché in Italia si continuerà a voler regolamentare i piú minuti dettagli, oltretutto senza mai impegnarsi sui principi generali.

Le chiamate nominative nemmeno fino a che i chiamanti non saranno a propria volta chiamati ad assumersene la piena responsabilità, con le relative conseguenze, positive o negative che siano.

L'unico modo per porre rimedio alla situazione attuale sarebbe una riforma decisa, che contenga sí qualche atto di rottura con il passato, ma che sia soprattutto graduale e prolungata nel tempo in modo da mutare, oltre che l'educazione stessa, anche la relativa percezione nella società.

Temo tuttavia che non sia possibile, per motivi tecnici, concepire e condurre a compimento una simile riforma a lungo termine in un regime democratico all'occidentale: è lo stesso problema che ebbe la repubblica romana nel secolo precedente alla costituzione dell'impero.

ipazia ha detto...

ciao fb. non ho nessuna fiducia nelle giovani generazioni. solo che mi pare prioritario rompere un gioco, e romperlo pesantemente. peggio dell'esistente non potrà essere. (è proprio escluso eh?)

Anonimo ha detto...

In pratica, li licenzi tutti :)

(per i ricercatori, mantenendo il "lautmente", non si potrebbe fare dopo i quaranta?)

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

massimo, ma certamente. anzi, stavo giusto riflettendo di aggiungere anche i docenti a contratto dopo i quaranta :-D