16 maggio 2007

La morte del copiaincolla

In genere nelle discussioni su internet e il web si sottolinea come abbiano enormemente facilitato l'accesso alle informazioni, reso più semplice e immediata la ricerca, semplificato il lavoro di ricercatori e studiosi.
Controllare una data, la prima edizione di un libro, anche - spesso - l'attendibilità di una citazione.
Però io non ho mai incontrato qualcuno che sottolineasse una difficoltà, qualcuno che palesasse come con internet sia intervenuta una impossibilità, reale e concreta, e dannatamente seria.

Qualche anno fa fui catapultata insieme ad alcuni amici dentro un'impresa che si rivelò durissima: la stesura di un manuale di filosofia per l'università.
Uno dei lavori preliminari fu, ovviamente, l'esatta cognizione dello stato dell'arte, e ci dedicammo alla lettura e all'analisi di quelli esistenti. Durante una riunione osservai che prima o poi avremmo trovato la madre di tutti i manuali, tanto all'interno di essi si rincorrevano le stesse scansioni, le stesse presentazioni... le stesse frasi.

Ecco, adesso questa sarebbe un'impresa quasi impossibile.

Chi oserebbe copiare da un altro testo con la spada di Damocle di poter essere rintracciato in pochissimi minuti?

2 commenti:

.mau. ha detto...

Secondo me lo fanno comunque, magari cambiando una parola ogni tanto :-)

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

ecco, hai svelato la fine che si sarebbe intitolata "i maghi della parafrasi" :-D