Il link di oggi va a mmax di bloggoanchio, che qualcosa di condivisibile sul primo maggio la dice, eccome.
1 commento:
Anonimo
ha detto...
Non sono d'accordo: la cultura pop e' una cultura proletaria, e viceversa. "Pop" e "proletario" sono semplicemente uno la traduzione in altra lingua dell'altro termine. Se c'e' mondo proletario, c'e' un mondo pop.
Una manifestazione proletaria DEVE essere pop. Sbaglia MMAX, perche' non capisce il dramma: quei ragazzi non sono, come dice lui proletari. La prole del proletario e' l'unica risorsa della famiglia, mentre quei ragazzi si fanno mantenere dalla famiglia, che diviene la loro unica risorsa. Non sono proletari, sono l'esatto contrario: e' vero che avranno lavori precari, ma e' anche vero che avranno il sostegno economico della famiglia per tutta la vita.
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Non sono d'accordo: la cultura pop e' una cultura proletaria, e viceversa. "Pop" e "proletario" sono semplicemente uno la traduzione in altra lingua dell'altro termine. Se c'e' mondo proletario, c'e' un mondo pop.
Una manifestazione proletaria DEVE essere pop. Sbaglia MMAX, perche' non capisce il dramma: quei ragazzi non sono, come dice lui proletari. La prole del proletario e' l'unica risorsa della famiglia, mentre quei ragazzi si fanno mantenere dalla famiglia, che diviene la loro unica risorsa. Non sono proletari, sono l'esatto contrario: e' vero che avranno lavori precari, ma e' anche vero che avranno il sostegno economico della famiglia per tutta la vita.
Sono radical-chic di mammina, tutto qui.
Uriel
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