22 febbraio 2007

Scooter

Quello che in questi mesi avevo imparato ad apprezzare come uno dei migliori acquisti degli ultimi anni - lo scooter -mi ha lasciato a piedi. Colpa mia, che nella fretta di parcheggiarlo e scappare in biblioteca non mi sono accorta di aver lasciato le luci di posizione accese. E dopo quattro ore di parcheggio luminoso la batteria ha mollato il colpo.
Mi sono ritrovata intorno alle sei di sera in via Santo Stefano, a cercare di capire cosa fare. Chiamo il meccanico di fiducia che sconsolato mi informa che:
1. riavviarlo con i cavi è inutile; non chiedetemi perché ma pare che con gli scooter non funzioni.
2. il servizio SOS dava prima musichetta di attesa e poi direttamente il segnale di occupato.
3. lui non poteva venire a recuperare il tutto.

Definitivamente convinta che ogni soluzione possibile alla questione doveva giocoforza venire rimandata almeno a domani mattina ho preso l'autobus - cosa che odio profondamente - per scoprire che, chissà perchè, non c'era un lampione che funzionasse in città.
A casa la notizia erano le dimissioni di Prodi.
Ecco, queste cose: che a Bologna - sindaco Cofferati - non c'era un lampione acceso e che a Roma, - con la sinistra radicale che appoggia il governo - lo stesso era caduto mi sono sembrate collegate. Strettamente collegate.

Ditemi, quando ci liberiamo di Oliviero Diliberto e compagnia?

8 commenti:

.mau. ha detto...

i lampioni erano spenti per commemorare la fine di Prodi.

Anonimo ha detto...

E' tutto collegato.... è la teoria del caos che lo regola... e nella nostra cara sinistra il caos imperversa, abbonda ed inonda tutti i giorni le nostre menti riepilogando il tutto in un'unica domanda:
"Ma chi cavolo ho votato??"
Rimane il fatto che caduto il governo, consultazioni in atto.. gira intorno alla sedia, fai due scongiuri... e speriamo che non torni il Silvietto nazional-popolare!!
MatriceSparsa

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

mau: non credo proprio. (o forse stavolta non ho colto l'ironia sottile che ti contraddistingue)

matrice: scongiuriamo si, ma ci vuol altro che la teoria del caos per farmi digerire diliberto e/o cofferati!!

letturalenta ha detto...

Il fermo scooter causa luci dimenticate accese è successo anche a me un paio di volte, e ho sempre rimediato con i cari vecchi cavetti da batteria. Mi sa che il tuo meccanico ha inventato una scusa per non uscire di casa. Forse ha paura del buio :-)

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

luca: sai che ho avuto lo stesso sospetto anche io? solo che di scooter non capisco nulla...

Numero 6 ha detto...

Quella dei cavi è una "mezza" balla.
Uno scooter non può partire se la batteria è scarica, e non puoi "spingere" come per le auto.
Però si può ricaricare, c'è solo da aspettare un po'.

.mau. ha detto...

in teoria la battuta era sul fatto che un bolognese illustre (Prodi) fosse stato segato, e quindi la città compiangesse la cosa. Ma direi che non era così chiaro.
Per lo scooter, giovedì prossimo al Lidl c'è in offerta un caricabatterie per moto. Pensaci su...

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

.mau.: grazie per la dritta sul caricabatteria.

numero 6: avevo già il sospetto che mi avesse alleggerito di sessanta euro .-/