18 febbraio 2007

Fine settimana

E' stato tutto all'insegna dello stacco, assolutamente necessario.
Un fine settimana che è cominciato alle tredici di venerdì quando ho visto rosalux comparire davanti a Feltrinelli di piazza Ravegnana.
Io ero ad aspettarla su una panchina, al sole.
Le lascio borsa e portatile e scompaio dentro la libreria a cercare un libro in regalo per un amico romano che ha compiuto gli anni qualche giorno fa, e rosalux si è gentilmente prestata per recapitarlo.
(per la cronaca Un mestiere pericoloso di Canfora risulta esaurito).
Con qualche esitazione rosalux sale sullo scooter e in una splendida giornata di sole si gode (spero) il tragitto fino a casa.
La prima bottiglia di rosso finisce insieme agli spaghetti. Un paio di birre ci accompagnano al supermercato, dove ovviamente una buona percentuale di euro scompare nel reparto alcolici (rosalux dopo mille incertezze si decide e infila nel carrello anche un pommery).
In attesa di candide rosalux si cimenta nella preparazione - decisamente pregevole - di innumerevoli negroni.
L'arrivo di candide apre la stura ai blogger-pettegolezzi.
Non so bene quando sia finita la serata, venendo clamorosamente meno ai miei doveri di ospite a un certo punto sono crollata su un divano e solo verso l'alba ho recuperato quel minimo lucidità che mi ha consentito di raggiungere il letto.
Quando nella tarda mattinata riemergo per il mondo rosa è sparita, mentre riesco a recuperare candide per un caffe'.
Il pomeriggio del sabato sono di nuovo per shopping. Urge un forno a microonde perchè il mio mi ha clamorosamente abbandonato. Vero che da quando, molti anni fa, lessi Tutti a Zanzibar di Brunner guardo i forni a microonde con molta perplessità e diffidenza (consigli di lettura: Brunner è da leggere. Tutto.).
Sabato sera casalingo. Coccole, letture incrociate, film in tv e giornali intonsi avanzati dalla settimana.
Domenica? Domenica mattina si dipinge la casa di topolino con le tempere appositamente acquistate all'ipercoop; lunghe discussioni e accurate disquisizioni con numeri di topolino d'annata recuperati in soffitta per stabilire l'esatto colore di ogni minuto particolare.
Mentre la domenica pomeriggio si allunga nelle pigre note di un sax che tenta di fare esercizio con il controcanto di una batteria improvvisata.
E la domenica sera? La domenica sera mi sorprende impegnata all'ultima correzione del programma d'esame, che domani c'è consiglio di facoltà.
E' subito lunedì.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi hai messo una gran pace. Ciò che invidio di più sono i vostri bloggerpettegolezzi...;-)

Panz

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

panz: alla prossima spero venga anche tu :-)