22 gennaio 2007

Sinistra

Dal blog di Fancesco Costa:
" "C’è una larga fascia dell’elettorato di sinistra che vive come appuntamento irrinunciabile ogni forma di protesta contro qualsiasi cosa, che cerca appagamento e autostima nello slogan urlato sotto il palazzo del sindaco o nelle notti passati all’addiaccio, nella carica dei poliziotti o nelle canzoni cantate avvolti nella bandiera. Una parte di persone che campa di indignazione fulltime, che ha la necessità di nutrire costantemente la propria coscienza di cortei e occupazioni, nella consapevolezza più o meno inconscia che vivere il suo essere minoranza con questa voglia di stare insieme e farsi sentire possa essere sensazionale fonte di riconoscimento reciproco di onestà e libertà, motivo di orgoglio e fonte infinita di autostima.
Ora, che ci sia un che di romantico in ogni mobilitazione, e che è anche da questo coinvolgimento emotivo che vanno prese le forze e le energie per affrontare proteste di grande portata, è fuori discussione. Ma che questo possa diventare il primo motivo di mobilitazione, prima di ciò per cui si protesta, è grave e pericoloso."

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