Ieri sera da Fazio, dopo uno splendido, intelligente, ironico, fantasioso Paolo Poli ci è toccato Luca Cordero di Montezemolo.
Ora, penso sia ovvia ed evidente la distanza tra la mia interpretazione del reale e quella di Montezemolo.
Ciò nonostante, lo stupore nell'ascoltare ciò che diceva è stato massimo.
In sintesi, due perle:
1. per Montezemolo, la colpa dell'italica economia disastrata sta in quei lavoratori che fanno due mesi di ferie l'anno e che non hanno lo stipendio legato alla produttività. In breve, la colpa è degli insegnanti.
2. E' possibile contrastare la produttività cinese puntando sul made in italy (borse, scarpe, foulard) perchè anche se sono prodotti di nicchia in Cina questa nicchia è di svariati milioni.
Ora, in teoria Montezemolo ricopre posizioni che vorrebbero - sempre in teoria - uno sguardo un po' più lucido e razionale sulla realtà. Invece scuola e made in italy, il cavallo di battaglia di tante discussioni da bar, con la Ferrari al posto della nazionale.
Non pretendo che Montezemolo capisca che gli insegnanti non hanno due mesi di ferie, figuratevi se pretendo che possa capire che uno dei marcatori del progresso potrebbe anche essere quello dell'ozio e non quello del lavoro.
Non pretendo nemmeno che capisca che è _impossibile_ anche per l'economia crescere sempre, figuratevi se pretendo che comprenda che a buona parte del pubblico che ascoltava veniva piuttosto in mente quanto ci è costata, dal dopoguerra in avanti, la Fiat.
In termini strettamente economici, in termini di qualità della vita, in termini di qualità del lavoro.
Però, visto che l'imprenditore è lui, mi chiedo: ma pensa davvero che sia possibile sostenere il sistema economico di cui è uno dei massimi esponenti in Italia con le scarpe e i foulard?
Perchè prima di essere tragico sarebbe ridicolo.
15 gennaio 2007
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3 commenti:
eh, ma il confine fra tragico è ridicolo è molto sottile. Nel caso di specie direi che non esiste proprio, il confine.
Quando in "imprenditore" non e' capace di capire che il rapporto fra costi e ricavi non e' piu' un paradigma dagli anni 70, e che nell'industria di oggi si calcola la produttivita', che genere di economia ci aspettiamo? L'economia dei foulard.
E ci va anche bene.
Uriel
non male, come pirlaggine
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