09 dicembre 2006

Ruffiani in malafede

I CPT (centri di permanenza temporanea) vanno chiusi. E la loro chiusura dovrebbe far parte delle priorità di un governo di sinistra. E allora non mi spiego perchè due deputati della maggioranza di governo, Francesco Caruso e Haidi Giuliani, invece di stare in parlamento a cercare accordi e intese per la loro chiusura decidano di
barricarsi in un CPT dichiarando:
«Intendiamo rimanere qui ad oltranza per mettere in luce il dramma di queste carceri amministrative».
Domanda: considerato che in parlamento ci sono loro, e che a legiferare è il parlamento a chi diavolo si stanno rivolgendo Caruso e Giuliani?
Non sarebbe il caso che muovessero le gambine e cominciassero a darsi da fare IN PARLAMENTO?
Ah, già, dimenticavo che il lavoro parlamentare, spesso ingrato e faticoso se fatto come si conviene, non merita quasi mai la prima pagina dei giornali. Buona anche la scelta del giorno festivo, per allietare le cronache.
Pagliacci.

23 commenti:

mario ha detto...

mentre tu scrivevi questo blog, ad Ancona due clandstini morivano asfissiati dentro un camio,n ed un ragazzo bulgaro si suicidava dentro un CPT per la disperazione.
Credi che ci sia abbastanza sensibilità tra i "nostri eroi" del centro-sinistra (scritto piccolo piccolo) per occuparsi con urgenza di questa cosa.
Saranno pagliacci, come dici tu, ma molto sensibili.meglio loro.

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

mario: meglio loro rispetto a cosa e a chi? sono deputati della maggioranza caruso e giuliani. E' loro DOVERE, politico e morale, occuparsi da DEPUTATI del problema. E questo significa che si devono battere in parlamento. Puoi metterla così: mentre caruso e giuliani venivano meno al loro compito di parlamentari sono morti tre clandestini.

Anonimo ha detto...

I punti segnati fuori dal campo non contano. Ma eccitano gli animi.

Uriel

mario ha detto...

Tralascio il commento di tal uriel per decenza e rispetto di quella povera gente.
per quanto riguarda il resto:
meglio loro che ti costringono ad occuparti della questione ed un pò ad aprire gli occhi.
In questa bellissima società mediatica sopportiamo tutto, dalle veline ai manager rampanti che sprizzano successo da tutti i pori e via discorrendo e poi quando vediamo irrompere uno come Caruso o la mamma di Carlo Giuliani in un modo così poco politicamente corretto pensiamo che valga la pena occuparsi di loro e non della questione.
Dentro il parlamento? io penso che quei parlamentari fanno bene a portare quella sacra istituzione dentro un CPT.Forse così se ne occuperà con più attenzione, considerato che sono passati più di 10 anni dalla loro istituzione e nulla è cambiato.

Anonimo ha detto...

non credi che spetti a loro scegliere il modo di occuparsi della questione? anche un gesto eclatante come il loro può risultare utile aalla causa per cui si battono, hanno altri colleghi validi nel loro e in altri gruppi che affrontano il tema in paramento. Credo però che l'essenza del tuo post e di altri tuoi post sia un'altra: sei preda di un malcelato odio per la sinistra radicale che ti porta ad attachi pretestuosi e offensivi che cuorisamente somigliano agli attacchi dell'estrema destra. Comincio a chiedermi il concetto dell'"essere di sinistra, si è dilatato fino a dove? E se così non è, che ci stai a fare su Kilombo?

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

mario: chi ha a cuore il problema non ha bisogno di gesti eclatanti per occuparsene. anzi. vota quelle persone che pensa possano risolverlo mentre gli altri continuano a fregarsene senza problemi. Per questo, se vedo qualcuno che fa parte della maggioranza di governo perdersi in gesti _politicamente- inutili mi salta la mosca al naso. per il momento, l'unico risultato del gesto di caruso e giuliani è che sono sulle prime pagine dei giornali e CPT sono ancora aperti.

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

korvorosso: no, non credo che spetti a loro scegliere il modo, perché l'hanno già scelto. si sono presentati alle elezioni e le hanno vinte. e allora adesso _giocano_ in parlamento, e non in piazza. perchè hanno delle responsabilità verso chi li ha votati. chi li ha votati l'ha fatto anche perchè i CPT fossero chiusi. e la responsabilità politica del fatto che sono ancora aperti l'hanno i deputati della maggioranza, e non saranno gesti populisti a diminuirla. Sul resto dei tuoi commenti lascio cadere un velo, non ho nulla contro la sinistra massimalista, molto invece con la sinistra becera, che gioca tristemente con la vita delle gente per prendere un 0,1% in più alle elezioni...caruso, per me, rappresenta la sinistra becera, e lui personalmente mi pare un politico in malafede.

Anonimo ha detto...

Concordo completamente con questo tuo post (che mi sono permesso di riportare integralmente da me).
Mi sembra poi che il tenore dei commenti che hai ricevuto spieghi perfettamente i motivi del gesto di Giuliani e Caruso. E' una questione di modus operandi: il loro elettorato di riferimento non vede benissimo il voto parlamentare (una legge per passare deve essere votata dalla maggioranza dei parlamentari, e quindi deve essere necessariamente discussa e deve necessariamente portare ad un compromesso), mentre una notte barricati in un Cpt - per quanto non cambi nulla - potrebbe farli venire nelle mutande.
(perdona l'espressione colorita, ma rende l'idea)

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

F: grazie per la citazione, e penso che sul modus operandi tu abbia perfettamente ragione.

restodelmondo ha detto...

Cialtroni senza responsabilità, altro che pagliacci. Per fare il pagliaccio ci vogliono anni di lavoro.

munchhausen ha detto...

anche io credo che molte volte si abbia bisogno di ricorrere a gesti eclatanti, quando si è incapaci di metter mano ad una seria controffensiva politica al problema.

Il gesto dei due suona cioè più come un atto di resa che come una volontà seria di affrontare la questione.

In questo senso, ipazia, la tua definizione di pagliacci è ben motivata.

Nessuno nega che i CPT siano uno scandalo, ma proprio per questo che senso ha, accendervi i riflettori con un altro "scandalo"?
Perchè non pubblicare una documentazione giornalistica approfondita, invece ?

Un comportamento simile fornisce solo un ottimo alibi a chi preferisce girarsi dqall' altra parte.


Munchhausen

Anonimo ha detto...

Caruso e la Giuliani hanno fatto quello che i Radicali fanno da vent'anni... azioni eclatanti per portare un problema al centro dell'attenzione dei media e del Parlamento.

Le critiche, oltre ad essere vergognose (mi sembra di sentire un qualunque forza italiota) sono fuori luogo.

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

swampthig: ti sfugge un PICCOLO particolare, i radicali facevano gesti eclatanti quando erano all'OPPOSIZIONE, e sempre - o quasi - su battaglie di diritto.
un PICCOLO particolare che rende i due "cialtroni senza responsabilità", come ha ben sottolineato restodelmondo.

Anonimo ha detto...

chiudere i CPT sarebbe bello... ma è realistico? forse sarebbe politicamente più onesto dire che si vuole TRASFORMARE i CPT da centri di reclusione a centri di assistenza. è il contenuto della battaglia che mi lascia perplesso (l'onesta politica imporrebbe i dire che i CPT non possono essere chiusi perchè da qualche parte i clandestini devono essere messi prima del rimpatrio), sul metodo invece credo che swamph abbia ragione: non è diverso dagli scioperi della fame dei radicali (ne hanno fatto uno appena adesso).

prostata ha detto...

Evidentemente in parlamento non se li "cagano"... Confesso di non aver ancora capito perché andrebbero aboliti i centri di accoglienza... (e soprattutto quale sia l'alternativa). ok, le condizioni disumane, ecc. Non lo metto in dubbio. Ma allora non sarebbe il caso di parlare di "migliorarli"?

Anonimo ha detto...

"Beato il paese che non ha bisogno di eroi". diceva B.Brecht. Quasi tutti i Paesi, in un momento o nell’altro, ne hanno bisogno.

Mi domando: chi avrebbe evidenziato la morte dei 3 poveracci nei CPT se non ci fosse Caruso con le telecamere? E mi rispondo: nessuno.
Le lotte contro i CPT Caruso le faceva prima di diventare parlamentare e continua a farle, con maggior forza mediatica, adesso. Si chiama coerenza.

Perchè non ti chiedi come mai i parlamentari vanno in Tv invece di occuparsi in parlamento della legge sulle televisioni ?
Perchè vanno ai convegni della Confindustria e dei Sindacati invece di rimediare ai danni della legge 30 in Parlamento ?
Non li abbiamo votati per questo?

Pagliacci.

Andrea.

Anonimo ha detto...

I due signori semplicemente hanno preso la loro posizione in parlamento come una garanzia di poter fare quello che facevano prima, senza venire puniti. A loro non interessa il mandato popolare,non interessa il fatto di essere parlamentari o di avere delle funzioni. Essi sanno di avere un nocciolo di votanti che chiede un approccio estremista, e sanno che verrebbero scaricati a favore di qualcuno di piu' estremista se solo non facessero quelle piazzate ogni tanto. A Milano, citta' della fuffa , si chiama "cercare visibilita'". Devono eccitare gli animi per far vedere quanto sono contro, e lo fanno. Non si rendono conto, ovviamente, del fatto di essere anacronistici , avulsi dal contesto, del tutto fuori posto.
L'importante e' soddisfare il narcisismo di chi vuole dire a tutti i costi che e' dalla parte del bene contro il male, di chi vuole guardarsi allo specchio e dire di portare la bandiera del bene, anche se...non necessariamente FA il bene. Ma a molti, specialmente quelli del 77, non importa FARE del bene, ma semplicemente portare la bandiera giusta. A loro non interessa il fatto che nessun elemento da sbarco come Caruso abbia mai ottenuto una sega in 30 anni di politica, perche' a loro non importa FARE, a loro basta "protestare" e dare al proprio narcisismo malato la convinzione edonistica di essere la fazione del bene. Ottenerlo, farlo, e' qualcosa che non cercano. Del resto, e' la meglio giuventu', ovvero adulti di merda.

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

A quelli che hanno ricordato l'esempio delle battaglie radicali (compresa l'ultima) vorrei ricordare che quelle battaglie non fanno parte del programma d'azione del governo. Quindi, se votiamo qualcuno sulla base di quello che promette di fare in parlamento logica vorrebbe che, una volta eletto, le facesse (o ci provasse almeno) nella sede deputata. il parlamento appunto, soprattutto nel caso faccia parte della coalizione di maggioranza.
Nella remotissima ipotesi di una mia candidatura politica il programma sarebbe: esame di logica uno, logica due e logica formale obbligatori per tutti.
ipazia

Anonimo ha detto...

Anonymous/Andrea, ti ho scritto al risposta, ma e' troppo lunga. La posto qui:

http://www.wolfstep.cc/index.php?subaction=showfull&id=1165725994&archive=&start_from=&ucat=14&

Uriel

MMAX ha detto...

Ipazie'...corri troppo veloce.
La mia risposta qui
http://bloggoanchio.splinder.com/post/10188551/Un+cretino+di+lotta+e+di+governo

Anonimo ha detto...

>esame di logica uno, logica due e logica >formale obbligatori per tutti.

Non male. Non male.

Uriel

Anonimo ha detto...

Cara Ipazia, non ho capito molto bene. I due hanno fatto male perché sono in parlamento? Da quando e' stato deciso che una volta che uno e' in parlamento deve restarci chiuso per 5 anni? I due hanno fatto male perché l'hanno fatto di domenica? Ebbene: lo hanno fatto proprio in un giorno in cui il parlamento era chiuso. Quindi "in ferie", senza sottrarre tempo al loro lavoro parlamentare. Percio' proprio non vedo il merito.

Anonimo ha detto...

Sì, hanno fatto male perche' sono in parlamento. E' ovvio che se sei in parlamento puoi fare quel che vuoi fuori. Ma i CPT sono stati istituiti con una legge, e possono essere cambiati/eliminati solo con un'altra legge. Un'azione ILLEGALE come l'occupazione di un luogo, tutelata dalla nota immunita' dei parlamentari, non e' un procedimento che possa produrre una legge. Se , tanto per parlare di logica, tu pensi che un atto illegale possa produrre del diritto, o possa essere utile a produrre diritto, allora aggiungerei una postilla al programma di Ipazia: anche l'esame di linguaggi naturali e gerarchie di Chomsky. Ho l'impressione che questi stiano costruendo una strana sintassi sensibile al contesto, secondo la quale
un atto illegale fatto fuori dal parlamento e' un atto di diritto dentro il parlamento.

Uriel