20 dicembre 2006

Al Fatah - Palestina

Su repubblica di ieri è apparsa un'intervista a Baha Belusheh, dirigente di Al Fatah e inviato di Abu Mazen con il compito di coordinare i servizi segreti. E' un'intervista straordinaria che merita di essere conosciuta e diffusa. E' l'uomo al quale Hamas ha ucciso davanti alla scuola tre figli, Salam tre anni, Osama sei anni e Amhed otto anni.
Il testo integrale potete trovarlo sulla rassegna stampa della Camera dei Deputati. Qui però riporto alcune frasi importanti.

"Io parlo il linguaggio dei fatti" - spiega Belusheh arrotolando come se fosse una piccola pergamena la foto dei suoi tre figli morti - "E le dico che Israele in questa storia di Gaza non c'entra niente. Anzi, faccio appello a Israele e al mondo perché ci aiutino a fermare l'incendio di Gaza, che presto minaccerà l'intera regione. E per fermare le fiamme c'è un solo modo: bloccare le armi che arrivano qui e i terroristi al servizio di potenze straniere che stanno provocando il caos. Noi, da soli non ce la possiamo fare."

"Non si stupisca delle mie parole. [...] Queste uccisioni, questa violenza, questa anarchia sono il passaporto che questi criminali al servizio di potenze straniere stanno conquistandosi per mettere piede a Gaza. Parlo di Paesi che ci circondano, come l'Iran e la Siria, parlo degli Hezbollah e parlo anche del Darfur. [...] Queste armi vengono dalle montagne del Sudan e vengono acquistate con i dollari contrabbandati a Gaza."

"[...] Per questo dico agli Israeliani: aiutateci a ripulire Gaza dalle armi e dai terroristi.
[...] Quelli che dicono: abbiamo le armi per distruggere gli israeliani sono gli stessi che stanno distruggendo il popolo palestinese."

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualcuno spieghi a quel signore che nessuna legge obbliga israele ad aiutare i palestinesi, ne' ad aprire i confini ad un'altra nazione. Quando gli israeliani hanno lasciato la striscia, le sinagoghe sono state profanate ed incendiate. Adesso, si godano la loro autonomia.... non vedo proprio perche' se i palestinesi ammazzano israeliani e' colpa di israele, e se i palestinesi ammazzano palestinesi e' ancora colpa loro perche' israele non li aiuta a fermare la violenza...


Uriel

Palmiro Pangloss ha detto...

Uriel, Mr. Belusheh ha edetto testualmente "... Israele in questa storia di Gaza non c'entra niente...". Il fatto che chieda, auspichi, l'assistenza anche di Israele non vedo come possa essere giudicato negativamente data quella premessa. Anzi, mi pare un fatto positivo: per uno (proto)stato in tali difficolta' chiedere assistenza alla comunita' internazionale in generale, ed hai vicini in particolare, e' un preciso dovere.

Eugenio Mastroviti ha detto...

E in queste occasioni, io mi scopro dilibertiano:

In tutta franchezza, é un problema che non mi pongo: in Palestina c'é un governo. Che se la veda da solo.

Anonimo ha detto...

Palmiro, sembra si voglia ignorare un semplice concetto: per agire dentro la striscia di Gaza, israele deve entrarci. E un israeliano dentro la striscia di gaza ha un tempo di dimezzamento di qualche nanosecondo. Davvero di vuole raccontare la storia di Israele chiamata ad intervenire in una zona dalla quale e' stata cacciata con ostilita', nella quale le viene intimato di NON entrare, dentro la quale un israeliano non entra neanche a morire, per non morire?

Come se non sapessimo che, se solo un agente del mossad entrasse nella striscia, o se soltanto UNA nave diretta a Gaza fosse fermata dalla marina israeliana, immediatamente ci sarebbero polemiche perche Israele "trasforma Gaza in una prigione a cielo aperto." Ma che cavolo credono quei signori, che la gente sia li' a bersi le loro stronzate? Cos'abbiamo scritto "sali & tabacchi" in fronte?

Una persona accusata di "collaborazionismo" nella striscia di gaza viene inesorabilmente catturata e ammazzata sul posto, con la gente che applaude. Uno di quelli che trasformano gaza in un inferno ci puo' girare senza temere nulla. Se le truppe israeliane o americane entrano a Gaza, migliaia di persone sono disposte a perdere la vita contro l'invasore. Mentre se questi ipotetici "stranieri" di cui parla il signore trasformano le vite degli abitanti in un massacro, ci fosse uno, dico uno, che muove un dito.

E questo te lo dico perche' e' Natale, e io rispetto la tradizione , i valori dell'occidente e non sputo nel piatto dove mangio.

Salutami la tradizione, i valori dell'occidente e non sputare nel piatto dove mangi.

Uriel

P.S: e fai il presepe, che bisogna rispettare la tradizione, difendere i valori dell'occidente e celebrare il Natale. Eccheccazzo. Sarai mica comunista, nevvero?

.mau. ha detto...

la cosa temo sia parecchio complicata. A parte la annotazione di Uriel, Fatah è ancora in una situazione troppo ambigua rispetto a Israele perché quelli si fidino, ammesso e non concesso che potessero fare qualcosa.
Da un punto di vista puramente razionale, la cosa migliore da fare a Gaza sarebbe un intervento in forze di una forza panaraba, previ accordi sottobanco con Israele; ma la probabilità che ciò accada è nulla.

Palmiro Pangloss ha detto...

Uriel, vediamo se ho ben capito nonostante il post barocco i tuoi punti:

1. Israele non puo' entrare nella striscia perche' altrimenti i palestinesi gli sparano.
2. Oltre a sparargli dall'estero gli dicono pure "cattivone, che ci fai nella striscia?".
3. Per una fazione/corrente/istituzione/individuo palestinese l'aiuto israeliano e' il bacio della morte.
4. I responsabili dello sfascio godono di appoggio popolare, quindi cazzi del popolo.
5. Rant incomprensibili sui cosidetti valori del'occidente, l tradizione, il presepe, il piatto dove mangio (sputare sul), il natale e i comunisti.

Rispondo per ordine:

1. Vero, ma l'aiuto non consiste solo nell'aiuto militare diretto al quale - ovviamente direi - non pensavo. Ci sono anche le operazioni all'estero (eg. le sedi Hamas in Siria e Iran), lo scambio di informazioni, i finanziamenti, le forniture di armi, etc. Per finire con il concedere un qualche successo diplomatico al partner palestiense per accrescerne il prestigio.
2. Ecchissenefrega? Israeliani e palestinesi AFAIK no.
3. L'aiuto puo' non essere palese.
4. A parte ogni considerazione morale/umanitaria: questo sfascio totale ad Israele conviene? Io penso proprio di no, come non conviene l'insediarsi di un emirato taliban-like.
5. Eh???

Spero di essere stato chiaro.

Anonimo ha detto...

Palmiro, a volte credo che molte persone vivano in uno stato allucinatorio, per il quale le parole hanno un riscontro nei sogni ma non nella realta'.

"Ci sono le operazioni all'estero, le sedi di Hamas in Siria ed Iran". Minchia, sei un genio. Poiche' ultimamente le sedi di Hamas sono dei bunker, suggerisci quindi di bombardare Siria e Libano con bombe BunkerBlaster da 3-4 tonnellate? Geniale. E' proprio quello che ci vuole per la pace nella zona!

"Accrescere il prestigio del partner palestinese". Eccerto, cosi' per prima cosa , il prestigio verra' speso per accusare ISraele di pulizia etnica. Come se non si conoscesse la tecnica propagandista Palestinese. Con ogni probabilita' quel signore dell'intervista ha, come al solito, rilasciato un'intervista ai giornali occidentali dove invita israele alla proficua collaborazione, e un'intervista alle TV arabe dove la accusa di ogni male possibile e ne auspica la distruzione.

"Lo scambio di informazioni", con chi? Con Ahmadinejad? Cosa gli vuoi dare, il diametro del camino per costruire i campi? O preferisci la collaborazione con Assad, che dirige il partito nazionalsocialista locale, fondato dalla buonanima di Goebbels in persona? Geniale, saranno tutti li' in fila per le informazioni! E' evidente, lo vedono tutti che Siria e Iran siano le nazioni piu' ansiose di collaborare con Israele.
Come abbiamo fatto a non pensarci prima?

"L'aiuto puo' non essere palese". Ah, geniale. I palestinesi vanno aiutati loro malgrado. Cosi' se beccano un agente del mossad, prima lo lincia la folla, poi lo condanna l' ONU, poi lo processa un tribunale palestinese. Che dici, gli facciamo anche mandare agenti con una fetta di prosciutto di parma in testa, dentro la mecca?

"LE forniture di armi". Ah, ecco. Come quando hanno intercettato una nave di armi, e tutti sputavano su ISraele perche' impediva alla polizia palestines e di armarsi, cose che a detta loro era necessaria per combattere il crimine.Lo abbiamo visto tutti, come la polizia israeliana combatte il crimine: il 50% degli attentatori suicidi maschi nei mesi successivi venivano dalla polizia palestinese.

"Lo sfascio totale" in gaza, oggi come oggi, ad israele frega zero. La politica del muro ha pagato e fin troppo bene. Segno che se ancora qualche razzo khassam arriva, basta aggiungere un soffitto ai muri.

Credo che tutta questa dialettica che hai usato non sia una novita' che puoi spacciare per la cosa mai vista che potrebbe risolvere la cosa. E' roba trita e ritrita, che conosciamo bene, e che ha gia' dato i suoi nefasti frutti.

Perche', invece, non interviene l'Egitto? Sono convinto che il Mukhabarat egiziano abbia i mezzi per reprimere il problema. Sì', torturano un pochino, ma come dice l'Unita', il doppio standard ci deve essere ed e' giusto.

Uriel

Palmiro Pangloss ha detto...

Uriel, Ora il tu pensiero e' un po' piu' chiaro e sono daccordo che molte persone vivano in uno stato allucinatorio. Come si direbbe su USENET ti quoto.

Resta la gnola sul natale, etc. Di quella che mi dici?

Anonimo ha detto...

Palmiro: sulla gnola del natale ti dico solo di visitare il mio blog e leggerti "Il Natale e' una Cagata Pazzesca".

Io perlomeno ho letto il tuo, prima di risponderti....

Uriel

Palmiro Pangloss ha detto...

Uriel, l'ho letto il tuo blog - lo visito ogni tanto in effetti, ma cosa c'entra con me ancora non mi e' chiaro.

Anonimo ha detto...

Palmiro, non ti e' chiaro perche' non difendi i valori dell'occidente, sputi nel piatto in cui mangi e non fai il presepe, ecco tutto.

Uriel

P.S: ma i radicali il senso del cazzeggio ce l'hanno, o lo considerate un inciucio partitocratico e revisionista?

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

Uriel: palmiro è così, tocca tenerselo :-D, ma di solito il senso del cazzeggio l'ha chiarissimo :-)

Palmiro Pangloss ha detto...

Uriel & Ipa: fanculo (in senso mastrovitiano) a tutti e due. :-D

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

come volevasi dimostrare: posta alle 9.32 di un giorno feriale. cazzeggiando dal lavoro :-D

Anonimo ha detto...

Io non leggo blog: mi tengo informato.
Sono un Senior System Architect, mica seghe. :)

Uriel

Palmiro Pangloss ha detto...

Ipazia: esticazzi, chi e' che non posta dal lavoro! BTW come forse avrai notato tanto per essere XXXXle sto lavorando come un ciuco immigrato clandestino che lavora in nero.