29 luglio 2008

Domande

La notizia è questa: Prete pedofilo, il muro di gomma della Curia; una delle tante, anzi in Italia una delle poche. Tralasciamo per un attimo il prete condannato. E tralasciamo anche il problema delle gerarchie vaticane e di come (non) affrontano la questione; e guardiamo la cosa da un altro punto di vista. Dal punto di vista individuale, che mi pare sia affrontato raramente. E la domanda è: che razza di individuo è quella persona che viene a sapere che un bambino è (forse) stato violentato e per prima cosa si preoccupa di insabbiare la questione?

Perché si parla sempre di gerarchie, vaticane in questo caso, di istituzioni, di ruoli. E mai di persone.
E invece sono quelle che mi interessano adesso. Ora, un monsignore qualunque sta nel suo ufficio, e una bella mattina chiede di essere ricevuto un genitore, una suora, un educatore; e gli dice che ha il forte sospetto che il suo parroco si diletti con i pargoli. Una persona "normale" secondo voi che reazione ha? E' questo che non mi spiego. Poi viene convocato da un magistrato. E si nega. E non dice. E nega. E parliamo di bambini violentati, non di evasione fiscale, traffico di stupefacenti, lavoro nero, tutte cose che hanno i loro estimatori e che possono essere difese con argomentazioni razionali e credibili.

Il titolo del giornale è errato. Non è il muro di gomma della curia. Non c'era la curia davanti al magistrato. C'era monsignor Vecchi.

Ma voi, con monsignor Vecchi, andreste a prendere un caffe'? Io no.

1 commento:

Galatea ha detto...

Manco io. E manco un gelato. Soprattutto se fossi una bambina.