Certo, bisogna ammettere che la Carlucci non si accontenta di bersagli qualunque. Dopo gli attacchi a Maiani, che l'hanno resa ridicola nell'universo mondo adesso ha scelto Salvatore Settis.
E ne chiede le dimissioni.
Tanto per chiarire i termini della questione.
Gabriella Carlucci (copio/incollo dal suo sito):
"
Nel 1983 ha iniziato la carriera televisiva con Portobello, per il quale Gabriella curava i collegamenti con l’estero. Ha presentato le più importanti manifestazioni canore italiane: Azzurro, Festivalbar, Cantagiro, Festival di Sanremo nel 1988 e nel 1990. Si è divisa tra Rai e Mediaset (già Fininvest) con Cocco, Giallo, Luna di Miele, Piccolo Grande Amore e Buona Domenica. Ha condotto importanti serate quali il David di Donatello e Donna Sotto le Stelle. Dal 1998 conduce su Rete 4 Mela Verde, con cui va alla scoperta delle più belle realtà agricole e gastronomiche d’Italia."
Ha chiesto le dimissioni di
Salvatore Settis (copio/incollo dal sito della Normale di Pisa):
"frequenta la Normale dal 1959 al 1963 come allievo del corso ordinario della classe di Lettere, e poi del corso di perfezionamento, dal 1963 al 1965. E’ stato Visiting Professor in varie università europee e americane, Preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa, Preside della Classe di Lettere alla Scuola Normale Superiore, direttore della Normale dal 1999.
E’ stato inoltre Direttore del Getty Research Institute for the History of Art and the Humanities di Los Angeles dal 1994 al 1999, membro del Comitato Internazionale per la Salvaguardia della Torre di Pisa e del Consiglio Scientifico dell’Enciclopedia Italiana.
I suoi interessi di studio e di ricerca riguardano principalmente la storia dell’arte antica, la storia della tradizione classica e la storia dell’iconografia e dell’arte religiosa in Europa dal Medioevo al Seicento. Negli ultimi anni Salvatore Settis è stato protagonista in Italia di una battaglia contro la svendita del patrimonio culturale, avvenuta tramite articoli sui principali quotidiani e due pubblicazioni: Italia S.p.A. L’assalto al patrimonio culturale. Torino, Einaudi 2002; Battaglie senza eroi. I beni culturali tra istituzioni e profitto , Milano, Electa, 2005. Tra le accademie di appartenenza si segnalano: Accademia dei Lincei, Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenschaften, Académie Royale de Belgique, Academia Europaea e American Academy of Arts and Sciences. "
e l'ha fatto dichiarando: "come di non poco conto è la differenza tra chi è eletto e chi no!”
Non capisco: è evidente che la Carlucci fa il senso della dignità e del ridicolo se l'è giocato molto tempo fa. Ma almeno quello del limite...
Mi piacerebbe lanciare un concorso. Secondo voi quale esperto internazionale chiamerà in causa stavolta la Carlucci? E che domanda farà visto che non esiste un nobel per l'archeologia?
Altre notizie sulla faccenda le trovate qui.
hat tip:
marco d'itri