09 marzo 2007

Kilombo

Leggo abitualmente il blog di Francesco Costa, e sono spesso d'accordo con quello che scrive. Non ho linkato, per pigrizia, il suo post sull'otto marzo, e quindi lo faccio ora.
Ma quello che scrive sul premio che la IADL vuole assegnare a Kilombo non mi pare condivisibile; Francesco dice che quello che ha trovato in rete sulla IADL è poco, ma non lo trova antisemita. Sbaglia, e l'errore sembra tanto più rilevante perchè viene da una persona avvezza a farne pochi; continua dicendo che non si può imputare a un'associazione le posizioni di qualcuno dei suoi membri: è vero fino a un certo punto. Se le associazioni accettano dai loro membri - per quanto poco rappresentativi - posizioni che sono in contrasto con la loro politica poi devono assumersene le responsabilità; se non ne prendono le distanze allora noi tutti dobbiamo tenerne conto. (la CGIL ha ben preso le distanze, e non da ora, dal terrorismo.)
Passiamo quindi a parlare direttamente del problema: premio si o premio no.
Per quel che mi riguarda la risposta è: Kilombo deve rifiutare il premio, a costo di apparire intollerante.
E' ora di rivalutare l'intolleranza, non è sempre e comunque un valore negativo. Anzi. Sono spesso intollerante, e mi par d'esserlo troppo poco.
Sono intollerante nei confronti del razzismo aperto, quello volgare e becero di cui tutti abbiamo fatto esperienza nei bar o sugli autobus.
Sono intollerante nei confronti del razzismo che non si riconosce, spesso mascherato da paternalismo buonista.
Sono intollerante nei confronti della dittatura della libertà di espressione, che troppo spesso diviene il tabù al quale dobbiamo sottostare per un malinteso senso di "civiltà".
Sono perfettamente consapevole che per moltissimi uomini "le donne sono tutte troie". Non mi interessa, possono continuare a pensarlo, ma dobbiamo togliere loro gli spazi per "dirlo".
Ecco, la mia speranza è che Kilombo resti uno spazio in cui certe cose non si possono dire.
Che i razzisti scompaiano mi par risultato arduo da raggiungere, mi limito ad auspicare che ci siano degli spazi in cui non sia loro consentito parlare.
In breve, quello che penso è questo: se Kilombo vuole rimanere uno spazio credibile per la discussione a sinistra deve rifiutare il premio.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Io credo che Kilombo continuerà ad essere uno spazio di discussione credibile sinché darà a tutti coloro che vogliono occasione di parlare; accettare o meno questo premio, non credo possa fare la differenza in questo senso.
Quello che piuttosto mi piacerebbe (e lo dico senza intenzione polemica, perché sono sinceramente ignorante nel campo) è vedere qualche dato concreto sul razzismo/antisemitismo/intolleranza della IADL. Su internet non ho trovato molto, sul blog di uno di coloro che ha attivato la protesta (Nullo) ho trovato solo informazioni false o link che non corrispondevano alla lettura che Nullo gli dava, quindi sono al punto di prima. Per spostare la discussione su un terreno più concreto sarebbe utile che i sostenitori del no espongano ai kilombisti non informati sulla questione (immagino la maggioranza) degli argomenti più probanti che non i post di Lisistrata o semplici "sentito dire"

ladytux ha detto...

come al solito (uffa pero' :-D) sono d'accordo con skeight, invece di continuare con la polemica si no forse, e tizio e caio, fare un post dove si riportano in modo chiaro (e linkato) le accuse, e i problemi che vedete, possono essere di chiarimento per tutti.
Parlate di razzismo? ok, bene, dove quando e perchè?
è da oggi che sento opinioni, pareri, ma un reale motivo non l'ho letto.(a dire il vero a forza di opinioni non provate vi si rivolta anche la cosa contro, ovviamente credo che da entrambe le parti ci sia buonafede, ma chiarezza serve, scevra da ogni polemica)
Sono in ascolto.
besos ;)
ladytux

MeoSpatacca ha detto...

Quoto Skeight. Voto Sì e, come Lameduck sono incazzato e ritengo che più che democrazia questa sia democraticismo. Ma va bene! L'intolleranza è cattiva consigliera.

Anonimo ha detto...

Ma di prove concrete a supporto della tesi che il premio non si debba prendere ci sono?
Se si fatele conoscere a tutti, altrimenti è tutto fiato..e parole scritte, sprecate

Barbara Tampieri ha detto...

Quoto Skeight, non si può lanciare un'accusa da rogo come quella di antisemitismo senza addurre prove concrete. Con i "si dice" non si va avanti.

Hari Seldon ha detto...

Ero sicuro che avresti capito alla perfezione cosa c'è in ballo. Io la mia firma come autore in un posto che accetta un premio simile non lo metto. Mi dispiace aver dato origine a questo casino, ma entro poco tempo si risolve e me ne vado. Se ti va leggi cosa ho scritto e cosa mi hanno commentato qui. Ciao

munchhausen ha detto...

le fonti, le fonti....
sono le fonti che separano le verità dai pregiudizi.
Non c' è alcun bloggher che finora abbia saputo esporre fonti attendibili a prova di accuse gravissime ( collateralità al terrorismo ).
Credo che molti bloggher di kilombo siano vittima di pregiudizi difficili da estirpare e niente più, mi spiace che tu sia fra questi.
O vogliamo comportarci come Bush, che all' indomani dell' undici settembre faceva sequestrare rapire e torturare mussulmani presi un pò a caso, in modo da dare qualcosa in pasto all' opinione pubblica ?

Anonimo ha detto...

Io condivido alla lettera quello che dici, condivido il rifiuto di ogni razzismo e condivido che opinioni razziste non abbiano diritto di cittadinanza su Kilombo.

Però, e qui viene un però grande quanto una casa per chi deve prendere una decisione come accettare o rifiutare un premio, esistono prove (articoli, comunicati stampa, dichiarazioni) della natura antisemita dell'IADL? Esistono prove della natura razzista dell'IADL? Io ho cercato, e non ho trovato nulla, se non un paio di deliranti articoli di Libero e La Padania e qualche persona riconducibile alla IADL dalle discutibili opinioni personali.

Per di più, la premiazione si tiene nella Giornata mondiale contro il razzismo, dentro una Chiesa, con un pubblico composto quasi esclusivamente da bambini, ai quali ogni premiato leggerà una poesia sull'uguaglianza.

Io non credo esistano i margini per giustificare il rifiuto del premio; tuttalpiù, credo che un premio "allo splendido lavoro [...] e alla democrazia interna" assegnato in una cornice del genere possa essere un'occasione preziosa per portare un certo tipo di messaggio: che democrazia è partecipazione, uguaglianza, libertà. E 'democrazia', 'uguaglianza' e 'libertà' sono parole che in determinati ambienti vicini all'Islam difficilmente si sente pronunciare o elogiare.

Anonimo ha detto...

>Per di più, la premiazione si tiene nella >Giornata mondiale contro il razzismo, >dentro una Chiesa, con un pubblico >composto quasi esclusivamente da bambini, >ai quali ogni premiato leggerà una poesia >sull'uguaglianza.

Ah beh, allora.

Ci sono anche le veline?

Uriel

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

grazie uriel, la chicca della premiazione in chiesa con i bambini me l'ero persa. Sinistra!...

Anonimo ha detto...

Saro' molto sincero, non ho mai capito per quale stravagante ragione tu ed altri vi siate messi a sdoganare certi elementi che scrivono su kilombo. Cioe', oggi non c'e' piu' il carro del vincitore, oggi c'e' il carro del presentabile, dove salgono tutti quelli che hanno passati impresentabili da "sdoganare". Ovviamente, il carro dei presentabili funziona nella misura in cui si sono persone come te, che non definisco "moderati" ma semplicemente "integri". Ora, ovviamente piu' persone integre salgono sul carro, piu' "impresentabili" potranno sdoganarsi, non e' un caso se questo genere di siti hanno sempre il "pedigree" di persone "integre" da offrire in garanzia. Del resto c'eri tu, come affermare che Kilombo fosse un pelo antisemita? Ipazia non sarebbe li', se davvero Kilombo appoggiasse Hamas, no?

Se mi permetti un consiglio, non farti usare come fidejussione in carne ed ossa..... se si vogliono sdoganare, che almeno si sforzino di fare un salto a Fiuggi, cribbio: non ci casca nessuno, ma almeno ti impegni.

Ma sdoganarli aggratis mettendoci la TUA faccia mi sembra un regalo che non meritano.

Uriel