05 febbraio 2007

tre misere righe

Sono stati giorni frenetici e pesanti e ne ha risentito anche il blog. E per colmare una misura che non vedeva comunque mancanze ho avuto una riconferma di cui non sentivo la necessità: l'alcol, anche in minime dosi, per nulla conviviali, ha l'effetto immediato di togliermi la concentrazione. Studiare riesco, scrivere no. E ieri sera mi sono concessa due (si, 2) bicchieri di un rosso da urlo e oggi nemmeno con le frustate riesco a superare le tre righe.
Speriamo nella dose di caffeina del pomeriggio.

9 commenti:

.mau. ha detto...

Una volta lessi questo scambio di battute:

- Questi qua sono completamente ubriachi! Come possiamo fare per farli tornare in sé?
- Beh, potremmo dargli una dose da cavallo di caffè...
- No, rimarrebbero semplicemente degli ubriachi ben svegli.

:-)

Anonimo ha detto...

Ecco la differenza tra cultura umanistica e cultura scientifica!

Senza almeno due bicchieri di rosso a testa per diem il famigerato vodka group per lo studio dei sistemi dinamici non riusciva a entrare in carburazione.

Palmiro Pangloss ha detto...

Due bicchieri di vino IERI e OGGI non ti concentri? Da amico, io penserei seriamente all'eutanasia o al cambio di professione.

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

mau: non ero per niente ubriaca (lo fossi stata sarebbe stato normale)

fb: temo piuttosto si tratti di età, ricordo ancora una spendida comprensione di un testo spinoziano sotto l'acuto effetto dell'alcol

palmiro: no comment!

Anonimo ha detto...

Guarda che l'età produce i suoi nefasti effetti indipendentemente dal tasso alcolico!

Concordo invece sul fatto che le frustate non aiutino a ritrovare la concentrazione.

Anonimo ha detto...

------
temo piuttosto si tratti di età, ricordo ancora una spendida comprensione di un testo spinoziano sotto l'acuto effetto dell'alcol
------

Non si tratta di comprensione, ma di comunicazione: e' possibile comunicare con filosofi alcoolisti, a patto di sintonizzarsi sulle medesime frequenze alcooliche. Bevi la stessa cosa, e ti si aprira' la porta della comprensione.

Per questo i filosofi astemi sono incomprensibili.

Uriel

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

età o no, ieri niente alcol e oggi le righe scritte sono salite a sei.
se considero che devo consegnare il 30 marzo...

Anonimo ha detto...

i pezzi più belli della mia tesi li ho scritti sotto l'effetto di una bella birra e non solo...

sarà che sono un'umanista anche io?
;-)

ti linko sul mio nuovo blog!
ciauuuu
Panzallaria

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

panzallaria: ti ho finalmente linkata anche io. era una vergogna, ti seguivo da mesi e mi facevo sempre prendere dalla pigrizia...