14 marzo 2008

Olimpiadi?

E' mostruosa (nel senso etimologico del termine) l'opportunistica acquiescenza del mondo intero nei confronti della Cina, in particolar modo per quello che riguarda le Olimpiadi.

Non manco di realismo, e penso che il mondo economico (e del lavoro in generale) segua regole proprie.

Si può, e forse si deve, lavorare anche con persone che non ci piacciono, delle quali non condividiamo le idee, anche con persone che conducono vite e fanno scelte che possiamo aborrire.

Ma non ci pranziamo insieme, non ci andiamo al cinema, in vacanza, non le coinvolgiamo in ciò che lavoro non è.

Con la Cina e le Olimpiadi nessuno ragiona in questo modo. E qui il famoso occidente democratico mostra tutta la sua fragilità.

Ho sempre seguito i giochi olimpici. Da quando posso ricordare almeno. Anche la vicenda di Monaco, con l'ignavia e la vigliaccheria del mondo intero, non è riuscita ad allontanarmi da quell'appuntamento.

I giochi olimpici li guardo tutti, riesco a provare emozioni anche davanti al curling.

Sarà l'eredità classica, sarà la spiccata propensione individuale alla competizione e al gioco (all'agone), non saprei dirlo; ma l'idea che i tutti i paesi mandino la loro gioventù migliore a gareggiare mi coinvolge e mi appassiona.

Per questo escluderei dalle Olimpiadi tutti i paesi che non consentono alle loro donne di partecipare ai giochi. Escluderei tutti quei paesi che discriminano i loro cittadini. Escluderei tutti i quei paesi che reprimono i loro cittadini con la violenza, con le torture, con le condanne a morte indiscriminate. La prima della lista sarebbe la Cina.

E allora perchè ci andiamo?

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo.

Anonimo ha detto...

se le Olimpiadi non fossero ormai solo un business... in linea di principio concordo, ma quante scarpe in meno venderebbe la nike o bibite la coca cola? non devi convincere noi, ma le multinazionali: sono le multinazionali a fare la politica nemmeno più gli stati tanto meno i cittadini. l'unico boicottaggio che possiamo fare noi è NON ANDARE a Pechino e NON GUARDARE le Olimpiadi! Così poi il Comitato Olimpico si deciderà a farle fare solo in Europa/Canada/Australia (direi non USA, vedi Guantanamo...)
Oldenburg

Unknown ha detto...

a me le olimpiadi fanno schifo, le trovo una cosa insulsa, uno spreco di risorse umane e una pacchianeria spaventevole. e se le fanno in Cina, Italia, USA, San Marino, Svezia, Corea del Nord o Mordor, non me ne fotte niente.

ecco.

ipazia ha detto...

old: non sono d'accordo. io non trovo affatto comparabile il tibet con guantanamo.

Uriel ha detto...

Bah. La cosiddetta "cultura tibetana", nonche' la teocrazia oscurantista che sottintende, (che col dalai lama al potere il Tibet era peggio dei Talebani) e' ancora peggiore del regime cinese. Se i cinesi "cinesizzano" il Tibet, il mondo ci ha comunque guadagnato. Poi discuteremo su come abbattere il regime cinese, ma il regime cinese comunque e' a livello -5, la "cultura" che i tibetani vorrebbero mantenere e' a -100.Ci si guadagnano comunque 95 punti.

Prima sparisce la "cultura tibetana", meglio e' per il mondo.

Uriel

Anonimo ha detto...

money talks, ecco perchè ci andiamo.

Anonimo ha detto...

Uriel : applausi.

money talks, e quindi ci si va. E' da mo' che ho mandato in culo le olipmiadi, come un sacco di altre cose, è l'unica cosa che posso fare.

Numero 6 ha detto...

Money talks insomma, la raccolta dei diritti televisivi delle olimpiadi e leggermente inferiore a quella dei Mondiali.

Cos'ha di speciale il Tibet rispetto ad altre situazioni paragonabili?

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

a tutti: non capisco perchè si focalizzate sul tibet, va di moda? io ho messo link ad articoli che parlano di diritti umani, sterilizzazione forzata, schiavismo, torture, lager, pena di morte, vendita di organi, responsabilità in darfur and so on. in mezzo a questo schifo, nella dittatura più feroce del pianeta c'è *anche* il tibet.

Anonimo ha detto...

Hai espresso magistralmente quello che penso anche io
Mrs in minoranza