La censura, si sa, ha assunto le forme più diverse. L'Indice per i libri è forse quella più antica; poi si è passati a tutte le altre forme di comunicazione. I film, regolati ancora da una legge promulgata nel 1962, i videogiochi e infine anche Internet. Insomma, in qualche modo la censura cerca disperatamente di inseguire non solo le nuove forme d'arte e di comunicazione, ma anche la loro potenzialità tecnologica. E così si arriva al famoso decreto Gentiloni.
Ma si arriva anche a Marco D'Itri che prima scrive i programmi che servono ai provider per oscurare i siti proibiti (la cui lista è segreta) poi li mette in rete. E pubblica l'indirizzo al quale è possibile trovarli.
Su Punto Informatico trovate l'intervista nella quale Marco spiega modi e ragioni.
Ma si arriva anche a Marco D'Itri che prima scrive i programmi che servono ai provider per oscurare i siti proibiti (la cui lista è segreta) poi li mette in rete. E pubblica l'indirizzo al quale è possibile trovarli.
Su Punto Informatico trovate l'intervista nella quale Marco spiega modi e ragioni.
1 commento:
Mi sembra evidente che MdI si sia aggiunto alla fronda del PdL pre-elettorale.
Che scadimento...
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