E' quello che ho trovato stasera, dopo cena, quando sono tornata al pc, lasciato - more solito - acceso.
Non si riavvia.
Stacco e riattacco l'alimentazione; sembra ripartire.
No, niente da fare, al posto del logo (maledetto) di win ricompare la schermata blu: errore irreversibile.
Cerco il disco di ripristino.
Niente, non parte nemmeno con quello.
Recupero il cd di Ubuntu.
Non parte nemmeno quello.
Entro nel bios.
Hard disk: none.
Meno male che il portatile non si scalda più, ma è evidente che in questa casa ci sono influenze malvage verso il digitale. Mi conviene provare con il Feng Shui? Forse le Ram sono in posizione astrale sfavorevole.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
I portatili contengono di solito un disco da 2.5", (ancuni ciccini hanno l' 1.8", ma sono quelli che costano TANTO) , il quale ha una sfiga, cioe' quella di avere le connessioni pin maschio sul disco e la femmina (i buchi) sul portatile. DI solito le viti sono sostenute da gommini. Il che espone il portatile al fatto che, se sbatacchiato qui e la' , il disco viene indietro e i contatti si perdono.
Il consiglio e' di rimuovere il disco, pulire i contatti e re-inserire il disco nel portatile. Se nel farlo , all'accensione del PC, senti un cla-clack, allora stai ascoltando il death-clack, e il disco e' morto. tre volte su quattro, riparte. Almeno il tempo che serve a fare un backup.
Uriel
uriel: grazie!
Ebbi un laboratorio di helpdesk, come sai. Si nota?
Uriel
Posta un commento