26 aprile 2007

Bologna e la cultura /1

Allora, mentre il sindaco va a fare il 25 aprile a Genova, (e lo fischiano anche da quelle parti) capita, in un normale giovedì mattina, di fare scoperte poco gradite.
Come a volte succede, mi chiama la responsabile di un'associazione culturale che sta studiando iniziative per l'estate bolognese; da me vorrebbe qualche indicazione su possibili conferenze, incontri, argomenti, qualche segnalazione. Parlando al telefono vengo a sapere che:

a) sono due anni che il comune di Bologna eroga fondi per le iniziative culturali estive senza bando di concorso.

b) non esiste commissione di valutazione, non ci sono quindi nemmeno criteri di valutazione pubblici, non ci sono gare d’appalto, non si sa chi decide e cosa.

c) non ci sono indicazioni su quanti fondi siano stanziati dal Comune per le iniziative culturali in genere.

d) pare che il comune, per tutte le manifestazioni dell'estate bolognese, abbia direttamente contattato alcune associazioni culturali.

Non male per un sindaco che ha fatto della legalità la sua bandiera, no?

25 aprile 2007


19 aprile 2007

Rete, autoreferenzialità e rinascimento

Vado maturando alcune riflessioni sulla rete in questo periodo che mi lasciano sconcertata. Me per prima intendo.
In alcuni aspetti, come quello dei blog e dei gruppi di discussione (ma non solo), la rete non è una finestra sulla realtà ma sulla rete stessa.
Illusione che diventa patologia quando il passo successivo è: io parlo nella rete e la rete parla di me. E qui il cerchio autoreferenziale si chiude illudendo il lettore con una realtà che appare solo sul suo monitor.

Ioan Couliano è uno rumeno allievo di Eliade, storico delle religioni e della cultura (l'ammazzano con un colpo alla nuca in un bagno dell'università di Yale, un assassinio rimasto impunito, per opinione generale opera della Securitate, il servizio segreto rumeno). In uno splendido libro che si intitola Eros e magia nel Rinascimento Couliano riesce nella difficilissima operazione di ritrovare meccanismi e flussi che sembrano tipici e peculiari della contemporaneità all'interno dei testi di Giordano Bruno.

Incuriosita (anche) da alcuni ultimi accadimenti ed equivoci di blogosfera e memore della lezione di Couliano, sono andata a cercare alcuni passi di Bruno che ricordavo come significativi e che in qualche modo mi erano "rimasti in testa". E li ho trovati, e ho trovato che, accidenti all'eretico rinascimentale!, spiegavano benissimo come funziona l'autoreferenzialità in rete.
Il Dialogo primo de lo Spaccio della bestia trionfante comincia in questo modo (gli interlocutori sono Sofia, Saulino, Mercurio):

Sofia: Talché, se ne li corpi, materia ed ente non fusse la mutazione, varietade e vicissitudine, nulla sarebbe conveniente, nulla di buono, niente delettevole.

Saul: Molto bene l'hai dimostrato, Sofia.

Sofia: Ogni delettazione non veggiamo consistere in altro, che in certo transito, camino e moto. Atteso che fastidioso e triste è il stato de la fame; dispiacevole e grave è il stato della sazietà: ma quello che ne deletta, è il moto da l'uno a l'altro. Il stato del venereo ardore ne tormenta, il stato dell'isfogata libidine ne contrista; ma quel che ne appaga, è il transito da l'uno stato all'altro. In nullo esse presente si trova piacere, se il passato non n'è venuto in fastidio. La fatica non piace, se non in principio, dopo il riposo; e se non in principio, dopo la fatica, nel riposo non è delettazione.

Saul: Se cossì è, non è delettazione senza mistura di tristezza, se nel moto è la participazione di quel che contenta e di quel che fastidisce.

Sofia: Dici bene. A quel che detto aggiongo, che Giove qualche volta, come se li venesse tedio d'esser Giove, prende certe vacanze, ora di agricoltore, ora di cacciatore, ora di soldato; adesso è con gli dei, adesso con gli uomini, adesso con le bestie. Color che sono ne le ville, prendono la lor festa e spasso ne le cittadi; quei che sono nelle cittadi, fanno le loro relassazioni, ferie e vacanze ne le ville. A chi è stato assiso o colcato, piace e giova il caminare.
[...] Quel che da ciò voglio inferire, è che il principio, il mezzo ed il fine, il nascimento, l'aumento e la perfezione di quanto veggiamo, è da contrarii, per contrarii, ne contrarii, a contrarii.

Ecco, a margine ma mica tanto, il post di mmax Sulle relazioni pericolose, esprime un punto di vista che - sebbene lontano dal mio - trovo eticamente ineccepibile. (no, mmax, non esistono "terre di nessuno", ma il tentativo è lodevole).

Cadl

In verità vi dico, quando stamani ho letto il blog di Mmax pensavo a uno scherzo. E in effetti uno scherzo, però della realtà triviale che ci circonda.
E infatti la Cadl, nei termini in cui ne parla bloggoanchio non solo esiste davvero, ma si arrabbia pure!

18 aprile 2007

Lo Spinoza di Banfi

Su segnalazione di un'amica, mai abbastanza ringraziata, ho recuperato in una libreria dell'usato una copia di un vecchio libro di Antonio Banfi, Spinoza e il suo tempo. E' un testo che raccoglie lezioni e riflessioni e che, pubblicato nel 1969, non è mai più stato rieditato. A pagina 167 Banfi scrive:

"In questo senso l'emendazione dell'intelletto si comprende nel suo vero significato, in quanto costituisce la base per raggiungere il vero Bene. La ragione non è realizzatrice del passaggio dal mondo del Male al mondo del Bene, ma è la forza che trasfigura la parzialità del Bene in totalità del Bene, purificandolo negli schemi che la ragione consente. Così la ricerca e il raggiungimento del Bene vengono posti all'interno della vita stessa."

e più oltre, nelle pagine seguenti:

"L'aspirazione al Sommo Bene si estende a tutta la società ed è necessario creare le condizioni perché essa possa svilupparsi. Tali condizioni sono, per Spinoza, fondamentalmente quattro: 1) un'etica generale determinata da un sistema di diritti e doveri che costituiscono la base della vita, non solo individuale, ma anche civile e collettiva; 2) la dottrina dell'educazione che avvia i giovani a superare le immagini dei Beni falsi per fissarsi al Bene assoluto; 3) la medicina intesa come cura del corpo perché v'è un rapporto di parallelismi tra la salute dell'anima e la salute del corpo. Per la prima volta nella storia della filosofia si sottolinea l'importanza anche educativa e morale della medicina; 4) la tecnica, intesa come arte che rende possibili i rapporti tra gli uomini, insegna a realizzare il massimo rendimento col minimo sforzo.
La saggezza cui Spinoza vuole indirizzare l'umanità, ha un carattere di immanenza, un tono collettivo; essa è una saggezza costruttiva e dipende dal carattere del Sommo Bene spinoziano: esso non è altro dalla realtà, ma è la realtà stessa."

16 aprile 2007

Quando si è vecchi?

A differenza di Cicerone non penso affatto che la vecchiaia sia - da sola - una malattia. E negli ultimi tempi sono accadute alcune cose che hanno confermato la mia opinione: la vecchiaia non è una questione biologica.
Un paio di settimane fa mi chiama uno degli ultimi patriarchi della mia famiglia, uno zio ultranovantenne, ex diplomatico, che vive stabilmente a Londra ormai da decenni. Bisnonno di 12 nipoti, lo zio quasi centenario non molla nemmeno per istante il suo ruolo di patriarca e programma da sempre con mano di ferro vita e lavoro della sua progenie.
Aveva una richiesta, diciamo meglio un ordine, ma è sempre molto cortese, legata al futuro universitario dei suoi due nipoti più piccoli (otto e undici anni). Da me voleva che andassi a vedere un appartamento che aveva intenzione di acquistare in previsione degli studi universitari bolognesi dei suoi pupilli.
Accecato dall'affetto, tuttavia il bisnonno premuroso non perde di vista l'affare e la sua intenzione è l'acquisto di un appartamento in nuda proprietà da una persona anziana che presumibilmente possa lasciare libero l'appartamento nei sette/otto/nove anni che mancano all'immatricolazione universitaria di tanto fortunati discendenti.
Il favore allo zio mi costa poco e vado a vedere l'appartamento: un quadricamere più nservizi + attico +nmq di giardino con terrazza sul tetto che domina la città da una splendida posizione di mezza collina. Trattative riservate.
Vado, visito, e relaziono telefonicamente perchè lo zio novantaquattrenne è in ansiosa attesa.
Mi permetto di aggiungere che la signora che vende porta splendidamente i suoi 77 anni e mi pare probabile che possa aggiungerne almeno un'altra decina.
La replica è immediata: "ottantasette anni? ma scherzi? no no, dai retta a me, non ci arriva, è vecchia!".
Esprimo una velatissima riserva, considerata la sua, di età, ma anche questa obiezione cade nel vuoto davanti a un'affermazione alla quale, lo ammetto, non ho saputo replicare:
"Sai perché lei è vecchia e io no? Perchè lei non pensa al futuro, ma si prepara alla morte. Vedi, lei vuole vendere casa sua perchè pensa a quella come alla sua ultima casa. Io no. Io sono in trattative per comprare un appartamento in un residence in sardegna che sarà consegnato a fine 2008, e per ammortizzare l'investimento ci devo andare in vacanza almeno fino al 2015. E non ho certo intenzione di morire prima".
Ecco, è questa inconsapevole percezione del sè che muove al riso.




14 aprile 2007

Raduno usenet

Questo il panorama dall'agriturismo consigliato da maisele e prenotato da mmax.
Allora, di nuovo a un raduno usenettaro. Mmax, Rosalux, Candide, Orso, Maisele, Magister, Palmiro, Inminoranza (accompagnato da una splendida ragazza che spaccia per moglie), d'Itri.
L'unico problema è che la gente si ostina portandosi i bambini. Nota di demerito a Luca Tassinari, JP e Annarella che hanno bidonato, con scuse varie, il raduno.
Un abbraccio a TB.

With a little help from my friends

Mi servono delle indicazioni bibliografiche.
Sto cercando dei diari femminili tra gli anni venti e quaranta del novecento, di donne della piccola e media borghesia italiana.
Possono anche essere dei falsi, purché verosimili.
Il motivo della richiesta ve lo svelrò più avanti.
thanks in advance

13 aprile 2007

Essere giusti con Freud

Studiare e scrivere di notte è un'eredità che devo alla mia vita studentesca. Il buio, la calma, la possibilità notturna di avere molte ore consecutive tranquille hanno definitivamente educato una tendenza già presente. Potendo, io dormo di giorno e veglio la notte.
Così è andata anche questa e, dimenticando consapevolmente che questa mattina alle otto dovevo essere in piedi, sono andata a letto alle cinque.

Raramente sogno o, meglio, raramente ricordo i sogni. E mi capita solo quando sono estremamente vividi sul piano emotivo, nel bene e nel male.

Nel mio brevissimo quanto evidentemente profondo e intenso sonno, ho sognato di dover accudire, prendendola in braccio, imboccandola, cullandola, e via discorrendo, una enorme scimmia antropomorfa, paralizzata sul lato sinistro del corpo.

Ora, il lato sinistro del cervello è quello che la tradizione e il luogo comune riservano alla creatività, quindi in uno scherzoso e ironico esercizio interpretativo si potrebbe dire che il mio inconscio ha voluto rassicurarmi sul fatto che sono mentalmente sana e che sono davvero bloccata sul terzo capitolo del libro che sto scrivendo.

Il fatto che fosse una scimmia antropomorfa la protagonista del mio sogno mi stupisce ancora meno: che altro siamo, in effetti?

L'unica cosa che mi resta inspiegabile, al momento, è il tremendo mal di schiena che mi destato prima dello squillo della sveglia che avevo preso in prestito (mai posseduta una sveglia in vita mia)

11 aprile 2007

Primo Levi

Sul blog di rosalux un'intervista inedita a Primo Levi.

keyword

Rende l'umore altalenante il controllo delle keyword che portano a questo blog. Mi astengo da ogni commento:
invettive contro la televisione, blog italiani all'estero, progetto di vita, art.319 c.p., timeo danaos et dona ferentes, roger caillois, come eliminare le sofferenze d'amore tra partners nel buddismo, superficialità, giro blog, etichetta birra, sparta filosofia libro, parole di socrate ai suoi denigratori, turismo sessuale egitto, ariel toaff laureato in, bosnia sebrenika, manifestazione leo 2007 dico, quattrocento analisi sociale, marocco gay, ipazia blog, casa editrice golfo dei poeti, dico pacs, follia a due, uno straccio di laicità, vignette serra, visualizzazione pensiero, maschera golem, pesach.

Hume

Dal Trattato:
"Il difetto comune ai sistemi dei filosofi che hanno voluto sin ora rendersi conto delle azioni dello spirito è stato di supporre nel pensiero una sottigliezza e una raffinatezza che non soltanto eccede la capacità degli animali, ma anche quella dei bambini e della gente comune, i quali sono tuttavia suscettibili delle stesse emozioni e affezioni delle persone di genio e di scienza."

Gino Strada

E su Gino Strada io linko il post di Uriel: Emergenza emergency

10 aprile 2007

Telecom/3

L'otto marzo ho rifatto - per la terza volta - la richiesta per l'ADSL (da notare che ero stata contattata da Telecom che mi ha gentilmente informato - a dicembre - della nuova incredibile possibilità).
Dal nove marzo la mia richiesta è, secondo il 187, "in lavorazione".
Così, per dire che se se la compra l'AT&T io ci bevo anche sopra.

07 aprile 2007

I puntini sulle C

In Della grammatologia Derrida sostiene che il compito della grammatologia, ("gramma" è il termine greco che significa lettera scritta dell’alfabeto) è quello di comprendere il linguaggio a partire dal modello della scrittura, e non da quello della parola; questo anche perché la scrittura rende disponibile il testo al di fuori del contesto originario nel quale fu prodotto e consente di leggerlo nel tempo. Ed è a questo punto che Derrida introduce uno dei suoi concetti-cardine, il concetto di différance, che ha un duplice significato: da un lato sottolinea la differenza tra il testo e l’autore, tra i quali è sempre presente uno “scarto”, una distanza, ed è proprio questa distanza che consente interpretazioni diverse dello stesso testo; dall’altro la différance rimanda al “differimento”, alla distanza temporale, allo “scarto”, questa volta tra il lettore e il testo.

06 aprile 2007

Parole in prestito

In prestito si. Da anelli di fumo, che nella tragedia di Marco, il ragazzo sedicenne che si è suicidato, riesce lucidamente a individuare responsabilità e colpe: L'ultima vittima.

Atrocità

Ci sono mattine in cui la realtà decide di prenderti a calci nello stomaco.
E lo fa con metodo e con ferocia insieme.
E si resta attoniti, cercando di soffocare i conati di vomito.
No, non per il tabù della carne umana, ma per il dolore che traspare da ogni parola, da ogni vita.
Accompagnato dalla sorda consapevolezza che la rabbia è inutile.
E dalla vergogna per l'inanità.
Rovinatevi la giornata anche voi:
Pigmei in fuga dai cannibali. Siamo cibo per i ribelli

E mi raccomando, preparatevi a dire ai vostri nipoti che vi siete indignati moltissimo.

Hat tip: rosalux (anche se a essere sincera non so quanto le sono grata per la segnalazione)

02 aprile 2007

Uno straccio di laicità

E' splendida la blogosfera. Dal blog di anellidifumo - che sta in Canada, il paese dove la Binetti starebbe in galera, e probabilmente anche Bagnasco, dopo le ultime dichiarazioni - vengo a sapere che il Cassero, che sta nella mia città, ha aderito all'iniziativa dello straccio laico. (ne avevo già parlato qui)

01 aprile 2007

Pesach

Domani mattina parto per Roma (con portatile e connessione, naturalmente).
Mi aspetta almeno un seder aschenazita da favola.