06 aprile 2007

Atrocità

Ci sono mattine in cui la realtà decide di prenderti a calci nello stomaco.
E lo fa con metodo e con ferocia insieme.
E si resta attoniti, cercando di soffocare i conati di vomito.
No, non per il tabù della carne umana, ma per il dolore che traspare da ogni parola, da ogni vita.
Accompagnato dalla sorda consapevolezza che la rabbia è inutile.
E dalla vergogna per l'inanità.
Rovinatevi la giornata anche voi:
Pigmei in fuga dai cannibali. Siamo cibo per i ribelli

E mi raccomando, preparatevi a dire ai vostri nipoti che vi siete indignati moltissimo.

Hat tip: rosalux (anche se a essere sincera non so quanto le sono grata per la segnalazione)

1 commento:

Eugenio Mastroviti ha detto...

La prima cosa terribile è l'articolo in sè, ma la seconda è scoprirmi a pensare, speriamo che l'Esercito di Liberazione del Congo sia filoamericano, che altrimenti finisce come in Darfur, dove, sarà bene ripeterlo, non è affatto in corso un genocidio, son tutti anoressici e si violentano/sparano fra di loro.