Una notte alla guida mi ha riconciliato con il mondo. Adoro guidare, lasciarmi alle spalle il lavoro e la vita quotidiana.
L’auto, meno il treno, per nulla l’aereo, mi regala la sensazione della distanza, con il panorama che cambia lentamente, le soste che sottolineano il cambiamento dell’accento e della cadenza.
Taranto alle cinque di mattina offre solo la visione delle ciminiere e delle raffinerie, con lingue di fuoco che fuoriescono dai cantieri.
Lasciata la città finalmente l’alba mi regala il mare.
In macchina dormono tutti.
Apro il finestrino e accendo una sigaretta.
17 agosto 2006
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