21 aprile 2006

De rerum natura

Posso dire che la natura non mi ha mai particolarmente affascinato? Complici questi primi veri giorni di primavera, girellando per blog si trovano veri e propri inni ai fiori, agli alberi, alle api eccetera eccetera. Tutto quello che in questo momento mi porta la primavera sono centinaia (e diventeranno migliaia) porcellini di sant'antonio in giardino e sotto il portico. E puzzano. Tenetevi la natura e ridatemi la Jacuzzi (è in riparazione da un mese!)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh, great minds think alike:

"È una cosa strana come lo spettacolo della natura, lungi dall'elevare l'animo verso il Creatore, stuzzichi il mio stomaco. L'Oceano mi fa sognare le ostriche e l'ultima volta che ho valicato le Alpi un certo cosciotto di camoscio che avevo mangiato quattro anni prima, al Sempione, mi dava le allucinazioni. È ignobile ma è così."
[Dall'epistolario di Gustave Flaubert, tratto da http://lafrusta.homestead.com/rec_marcoaldi.html]

Rosa ha detto...

vabbeh, se uno è portato qualsiasi cosa gli fa venire fame.
A me persino le trasformazioni de "la mosca" facevano pensare alle salsicce...

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

a me il tramonto fa sempre venire in mente il pernod

Palmiro Pangloss ha detto...

A proposito di Pernod, la Primavera e' quel periodo nel quale si torna a far tardi nei tavolini in piazza sorseggiando Pernod e concionando sui massimi sistemi. La Primavera e' insomma assieme all'Autunno la stagione dell'agorazein, e quale attivita' piu' si addice ad un cittadino?