27 giugno 2006

segnalazione

Sulla discussione intorno alle motivazioni che spingono al volontariato è entrata anche rosalux, con questo post in cui dice ottimamente alcune cose che condivido.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il volontariato è politica e lo sarà sempre di più.
Dalle vostre opinioni mi sembra di capire che parliate di qualcosa che non conoscete per nulla. Le motivazioni del volontario nelle associazioni serie vengono indagate in un colloquio psicologico di selezione. Nessun volontario pensa di DARE ma di ricevere e soprattutto di scambiare.
Ma forse per una filosofa che preferisce stare nel suo mondo incantato - isolato degli spippi mentali, la consolazione di poter ancora essere riconosciuti come persone da qualcuno non conta nulla. NOTIZIA: i volontari ci sono anche nei nostri Ospedali, non serve parlar d'Africa...

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

guarda, sono così convinta che hai ragione che veramente non riesco a capire come hai fatto ad equivocare. Infatti nel post che ha dato origine alla discussione io mi riferivo strettamente al caso di una signora un po' annoiata, un po' depressa, e un po' - diciamolo pure - cretina che pensa di andare volontaria per un mese in un posto dove la gente crepa male e vive peggio come a una vacanza che la tiri su di morale. Spero proprio che incontri una organizzazione seria che la prenda a calci in culo. (e che il suo psichiatria la riempia di litio).
sul fatto che il volontariato sia politica anche qui mi pare che il post a cui rimando abbia ragione. Quante carriere politiche si stanno costruendo sul volontariato!

Anonimo ha detto...

Mi scuso per il tono.
L'equivoco è nato dai post successivi, dove mi sembrava si generalizzasse la questione...Il peso politico e sociale si rafforzerà per mere ragioni economiche: il volontariato sta sempre di più tappando i buchi lasciati dal nostro sistema inefficiente e sempre più basato solo sul profitto...
Certo anche in questo campo si trovano realtà puramente opportuniste.
Non è del tutto errato dire che confrontarsi ogni giorno con la sofferenza altrui ti aiuta a riequilibrare le aspettative e le valutazioni sulla tua realtà, capire la differenza tra sofferenza e noia, tra difficoltà e capricci. Dici triste che serva questo mezzo, ma a volte si è troppo presi nella ricerca del proprio "sistema perfettamente funzionante" per riuscirci da soli...Credo che l'importante sia che questo sia uno stimolo alla riflessione conseguente ad un'esperienza piuttosto che una motivazione.
Intanto Moggi piange a Ballarò.

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

in linea generale hai ragione sul confronto e sulla motivazione, anche sulla riflessione conseguente. ma io parlavo di un caso ben preciso e circonstanziato: quando di trovi di fronte a una persona che spera di uscire dal suo fallimento personale andando per un mese a vivere un'avventura in mezzo alle bombe e ai campi profughi ti viene da tirare qualche insulto. provare per credere :-) anche perché questa fino a qualche tempo fa tutto voleva dalla vita tranne andare a fare la maestrina in zona di guerra.
vabbe' lasciamo stare, comunque sono contenta della discussione. a presto!