Che i filosofi mentano non è una novità; in alcuni casi potremmo dire che è un'iperbole: non mentono i filosofi. Interpretano.
I manuali di storia della filosofia migliori in genere sono a tema. La storia della filosofia scritta da Cassirer giocata - tutta e solo - sul tema dell'epistemologia e della conoscenza malgrado gli anni è uno strumento indispensabile. Quella a cui ho partecipato io ha come filo conduttore invece il rapporto con le "altre" filosofie (ebraica, musulmana, indiana, cinese) per far scoprire che non sono "altre", ma costituiscono il patrimonio della riflessione filosofica comune.
Tutto questo per dire che mi piacerebbe scrivere (o anche solo progettare) una storia della filosofia giocata sul tema della felicità.
Perchè i filosofi mentono sulla felicità.
Ci sono quelli che dicono che la felicità non esiste in questo mondo. (i portasfiga per intenderci)
Ci sono quelli che dicono che la felicità consiste nel limitare i desideri a quelli possibili (azzo! e ci voleva un filosofo?)
Ci sono quelli che dicono che la felicità è un attimo fuggente dentro una vita di dolore, magari raggiunto con l'ascesi (una bella perversione eh?)
Mentono.
Per quel che mi riguarda entro nel quarto anno di felicità assoluta, quotidiana, non inficiata da nulla.
Anche nelle giornate più nere, la felicità fa dapprima capolino con un sorriso poi travolge tutto quello che incontra e domina incontrastata sul mio corpo e sui miei pensieri. E promette di durare ancora a lungo.
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8 commenti:
Beh, sì, ecco, io sono entrata da un po' nel mio sedicesimo anno di felicità, la quale oggi ha i brufoli e mi manda affanculo.
Strana gente i filosofi, già.
@Rosalux: ma dici che parla del figlio? E io che stavo per chiederle il cell del pusher.
Attenta: "io sono felice" e' la piu' eretica, eversiva e perseguitata delle affermazioni.
C'e' una sola classe che ha il diritto di essere felice, tutti gli altri vanno vessati.
Io ci andrei piano con queste affermazioni, anche dopo 4 mesi di felic... ehm, profondo raccoglimento.
Ecco, si'.
Uriel
rosa: menti. (e non sei nemmeno un filosofo). non ha i brufoli. ed è anche così intelligente che non ti manda affanculo.
palmiro: temo che il cell sia inutile. sta al gabbio da mo'. perchè credi che io sia a roma così spesso?
uriel: sei un saggio!
ipazia: appunto, strana gente i filosofi, tanto spericolata da dare crisma di eternità a una felicità che dopo sedici anni ti manda affanculo.
Era Schopenhauer, giusto?
numero 6: si, giusto. non solo lui, ma lui certamente uno dei più famosi.
Schopenhauer però è per me uno dei più inquietanti. La madre era una persona assolutamente squisita: colta, ironica, bellissima, geniale, passionale, e via discorrendo. Il figlio un caratteriale presuntuoso e misogino, mortalmente noioso e e pure un po' stronzo.
si, decisamente inquietante. :-D
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