E poi quando mi capita di dire che in Italia esiste il traffico di schiavi vengo guardata con vivo stupore.
4 commenti:
Anonimo
ha detto...
E' giusta la preoccupazione Ipazia, ma attenzione ad usare questa formula "traffico di schiavi".
Non perché sia sbagliata, sono schiavi gli adulti ed i minori che varcano le frontiere. I minori sono piccoli adulti, così simili nei diritti mancati ai ragazzi italiani del dopo guerra raccontati dal neo realismo, ai ragazzi di vita raccontati più tardi da Pasolini.
Ma perché è delicato usare il termine piccoli schiavi oggi? Perché viene utilizzato in maniera strisciante dalla politica e dalla stampa asservita. Con un teorema dietro: i migranti, i rom, schiavizzano i loro bambini. E con uno schema d'azione: quello di isolare i minori dalle culture di provenienza e dai nuclei familiari che in genere esistono. Sicuramente c'è sempre una famiglia estesa ed unita alle spalle dei piccoli rom, mentre per gli adolescenti provenienti da oltre il mare c'è un essere adulti precoce.
Nell'articolo che citi la frase indicativa viene da Save the Children: "Anche a noi risulta che quest'anno centinaia di loro se ne siano andati dalle comunità, rischiando di finire così nei circuiti di sfruttamento", denuncia Valerio Neri, direttore di Save the Children Italia. Aggiunge Neri:"Le ragioni che li spingono alla fuga sono diverse: dalle condizioni di accoglienza della comunità alla mancanza di informazioni sul percorso di tutela per loro qui in Italia"..
Lo schiavismo è una costante di tutto il flusso migratorio ... e la società schiavista è la nostra bell'Italia ...
Forse sto solo giocando sulle parole, ma la dizione 'schiavi' mi sembra impropria e riduttiva del problema. Schiavo, almeno come ho sempre inteso dai libri di storia, è una persona venduta e trattata alla stregua di un oggetto, senza diritti, usata come una bestia, come un oggetto. Il punto è che questi bambini non sono schiavi. Vengono in Italia forti della loro giovane volontà, si allontanano dai centri di accoglienza spontaneamente, per far perdere le proprie tracce e vendere se stessi, né più né meno. Da questo, la realtà che emerge è ben più inquietante: ci sono persone, ci sono bambini, disposti a fare di tutto, a vendere sé e la propria dignità per migliorare condizioni di vita, nel paese d'origine, disastrose. Come guadagnare 3 euro al giorno. Un bambino che lascia un paese e una famiglia per varcare un braccio di mare denso dei cadaveri di chi prima di lui non ce l'ha fatta, per vendersi in un paese e fare 'la bella vita' di chi si spacca la schiena sui campi per 20 euro al giorno, è un piccolo imprenditore spietato che specula, di necessità selvaggiamente, con il solo bene che ha, la propria persona.
4 commenti:
E' giusta la preoccupazione Ipazia, ma attenzione ad usare questa formula "traffico di schiavi".
Non perché sia sbagliata, sono schiavi gli adulti ed i minori che varcano le frontiere.
I minori sono piccoli adulti, così simili nei diritti mancati ai ragazzi italiani del dopo guerra raccontati dal neo realismo, ai ragazzi di vita raccontati più tardi da Pasolini.
Ma perché è delicato usare il termine piccoli schiavi oggi?
Perché viene utilizzato in maniera strisciante dalla politica e dalla stampa asservita.
Con un teorema dietro: i migranti, i rom, schiavizzano i loro bambini.
E con uno schema d'azione: quello di isolare i minori dalle culture di provenienza e dai nuclei familiari che in genere esistono.
Sicuramente c'è sempre una famiglia estesa ed unita alle spalle dei piccoli rom, mentre per gli adolescenti provenienti da oltre il mare c'è un essere adulti precoce.
Nell'articolo che citi la frase indicativa viene da Save the Children: "Anche a noi risulta che quest'anno centinaia di loro se ne siano andati dalle comunità, rischiando di finire così nei circuiti di sfruttamento", denuncia Valerio Neri, direttore di Save the Children Italia. Aggiunge Neri:"Le ragioni che li spingono alla fuga sono diverse: dalle condizioni di accoglienza della comunità alla mancanza di informazioni sul percorso di tutela per loro qui in Italia"..
Lo schiavismo è una costante di tutto il flusso migratorio ... e la società schiavista è la nostra bell'Italia ...
Forse sto solo giocando sulle parole, ma la dizione 'schiavi' mi sembra impropria e riduttiva del problema. Schiavo, almeno come ho sempre inteso dai libri di storia, è una persona venduta e trattata alla stregua di un oggetto, senza diritti, usata come una bestia, come un oggetto. Il punto è che questi bambini non sono schiavi. Vengono in Italia forti della loro giovane volontà, si allontanano dai centri di accoglienza spontaneamente, per far perdere le proprie tracce e vendere se stessi, né più né meno. Da questo, la realtà che emerge è ben più inquietante: ci sono persone, ci sono bambini, disposti a fare di tutto, a vendere sé e la propria dignità per migliorare condizioni di vita, nel paese d'origine, disastrose. Come guadagnare 3 euro al giorno. Un bambino che lascia un paese e una famiglia per varcare un braccio di mare denso dei cadaveri di chi prima di lui non ce l'ha fatta, per vendersi in un paese e fare 'la bella vita' di chi si spacca la schiena sui campi per 20 euro al giorno, è un piccolo imprenditore spietato che specula, di necessità selvaggiamente, con il solo bene che ha, la propria persona.
noblogo: quoto in toto quello che dici. Infatti una delle tag di questa notizia è "mafia". Ho ben chiaro chi schiavizza chi.
ipazia sognatrice: che dire? la responsabilità individuale non dovrebbe diventare un dogma che impedisce di comprendere il reale.
si ipazia .... siamo allineatissimi ...
occhio a quello che la destra farà nei prossimi mesi ...
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