08 gennaio 2010

Rosarno: pogrom

Allora, sul sito di repubblica appare questa roba:
"La tensione continua. Non accenna a calare la tensione a Rosarno: un centinaio di abitanti, armati di bastoni e spranghe di ferro, ha tirato su una barricata sulla statale 18 all'altezza del km 474, a poche centinaia di metri dai locali dell'ex Opera Sila dove si trovano molti degli stranieri che la notte scorsa hanno dato vita agli scontri. La situazione è molto tesa: al momento non c'è stato alcun contatto tra i due gruppi, con gli immigrati che, secondo quanto riferiscono fonti investigative, si sono chiusi dentro i locali dell'ex Opera Sila (una struttura fatiscente in mezzo al nulla di una zona industriale mai decollata) e non avrebbero intenzione di uscire. Ma il blocco dei cittadini sembra tutt'altro che pacifico: quasi tutti hanno bastoni, stecche da biliardo, spranghe di ferro e mazze. E tra loro sono circolate anche alcune taniche di benzina."

dunque vediamo: ci sono delle persone che sono chiuse dentro un edificio e non hanno intenzione di uscire. Poi ci sono altre persone fuori con mazze, bastoni e taniche di benzina. Repubblica scrive: "non c'è stato alcun contatto tra i due gruppi". Io scrivo POGROM.

2 commenti:

Luca Tassinari ha detto...

Esatto, pogrom. E la risposta, manco a dirlo, è la deportazione. Ma "su base volontaria", neh, che mai non si rischi di chiamare le cose con il loro nome.

sassicaia molotov ha detto...

E' già tanto se Repubblica non ha scritto che li aspettavano fuori con bastoni sì, ma anche spade, coppe e denari. Gli volevano solo dare una briscola.