06 novembre 2008

Obama presidente

Che tifavo Clinton non è un mistero per i tre lettori di questo blog. Tifavo Clinton per una serie di ragioni, ma quella più importante - come spesso accade - è quella sbagliata; tifavo Clinton perché ritenevo - sbagliando - che Obama non potesse vincere. E invece gli statunitensi mi hanno stupito ancora; quando decidono di cambiare - hanno fatto la rivoluzione prima dei francesi, non dimentichiamolo - lo fanno radicalmente, passando da un petroliere wasp analfabeta a un mezzosangue laureato a Harvard.

Ma cosa significasse questo cambiamento non l'avevo chiaro, per nulla. L'ho capito stamani, davanti a una scuola materna della periferia bolognese, vedendo due bimbi neri; due bimbi neri che da oggi guardando la televisione vedranno che l'uomo più potente della terra è nero. 

4 commenti:

Numero 6 ha detto...

Volevi dire Harvard
;-)

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

volevo dire Harvard :-)

Palmiro Pangloss ha detto...

Il petroliere fallito e' laureato a Yale ed ha preso un master ad Harvard. Non e' quello il discrimine IMVHO.

Anonimo ha detto...

tutto interessante, però se pensiamo che ad Obama interessi più di tanto la situazione dei neri nei ghetti, beh, allora io sono Nonna Papera.